Tra i titolari dei laboratori d’analisi che non accettano l’accorpamento e l’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, lo “scontro” non si è sopito, nonostante tra un mese sarà un altro a reggere le sorti della sanità siciliana. Donatella Sindoni, titolare di un laboratorio d’analisi e componente del direttivo del sindacato Federbiologi, vede Russo come colui che sta calpestando la dignità professionale dei medici privati che effettuano le analisi di sangue e altro. Il 28 settembre il Tar ha dato la sospensiva al provvedimento di Russo che accorperà i laboratori, quantomeno i più piccoli e quelli che effettuano meno di 100.000 prestazioni l’anno, che dovranno diventare 200.000 nel 2015. Il 24 ottobre il tribunale amministrativo entrerà nel merito, poi la palla passerà al nuovo governo regionale. «Dopo tanti anni di studio e lavoro − grida la Sindoni − tornerò a fare il medico “prelevatore”. Hanno mortificato la mia professionalità». Sono 480 in tutta la Sicilia i laboratori che dicono no all’accorpamento. Gli altri, quelli più “grossi”, riceveranno una “sforbiciata” minore sul budget regionale e per questo non si preoccupano. La Sindoni evidenzia che la spesa regionale per i laboratori convenzionati, non solo d’analisi ma anche per tutti gli altri settori, incide solo per il 3% (circa 110 milioni di euro) mentre lei, con l’accorpamento, come altri privati, dovrà procedere a “tagli” di personale. Nonostante i laboratori incidano sulle tasche dei clienti cinque volte in meno delle strutture pubbliche. «Il principio dell’accorpamento è antidemocratico − prosegue la Sindoni −. Spero che il nuovo governo regionale riformi quanto già deciso dall’assessore Russo che non è stato a sentire i dubbi della Commissione Sanitaria e di quella regionale al Bilancio». Pare che i candidati presidenti Crocetta, Micciché e Musumeci vogliano sostenere i laboratori d’analisi e il primo, nei prossimi giorni, farà un’apertura pubblica sulla questione. Anche sui controlli e i criteri di accreditamenti, doverosi e necessari per la Sindoni, l’assessore Russo ha “stretto le maglie” e aumentato i costi affidando alla dottoressa Di Gaudio, dirigente del Policlinico di Palermo, il compito di verificare le strutture private. Pietro Miraglia, presidente regionale della Federbiologi, è molto preoccupato in caso di vittoria di Crocetta: «Io non credo che le cose cambieranno, resto molto critico». Secondo Miraglia il nuovo Assessore regionale alla Sanità di Crocetta sarà Lucia Borsellino, figlia del magistrato Paolo, che vorrebbe proseguire − a sentire il presidente di Federbiologi − la strada di Russo sull’accorpamento dei laboratori d’analisi. Su questo punto la Sindoni è più ottimista ma cauta.
@Acaffo
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