Il pacifista Renato Accorinti rifiuta la candidatura a sindaco con il Movimento Cinquestelle, ma detta le sue condizioni per presentarsi alle comunali. Entro fine novembre, il professore vuole tra le 2.000 e le 3.000 firme a sostegno della sua candidatura, attraverso petizioni cartacee e via facebook, per poi ufficializzare in un’assemblea pubblica la “discesa” nella politica istituzionale non da strada, come la definisce il barbuto No Pontista. “Ho detto no al Movimento di Grillo, me lo hanno chiesto tre settimane fa in un incontro con 12 loro esponenti, perché io ho un’altra idea anche se rispetto le loro. Io voglio che la mia candidatura sia l’inizio di un progetto politico culturale, non elettorale, a me non interessa candidarmi per fare favori o ragionare sui voti, a me interessa che la città condivida un percorso che dal basso, e anche con pochi fondi, possa far risorgere questa città”. Se entro un mese e mezzo Accorinti non dovesse ricevere il sostegno extrapartitico che si aspetta, resterà a fare quello che già fa. Sulla candidatura a sindaco già ufficiale di Alessandro Tinaglia di Reset e quella possibile del giornalista Fabio Mazzeo, Accorinti dice: “sono persone che rispetto, cosa devo dire? Io per candidarmi voglio questo sostegno, loro facciano la loro strada. Posso aggiungere che se non riuscissi a raccogliere queste firme entro novembre, li sosterrò come cittadino”.
Dal movimento Cinquestelle, intanto, pare abbiano smentito la richiesta di candidatura. Accorinti replica: “Loro lo sanno, erano in 12 all’ incontro, me l’hanno chiesto. Rispetto questo Movimento come tutti gli altri, ma il mio progetto è un altro: voglio il sostegno culturale che ho chiesto. Voglio che la città cambi, altrimenti non m’interessa nulla”. A inizio dicembre la decisione finale di Accorinti.
@Acaffo
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