La stagione estiva ormai è vicina e con il suo approssimarsi si ripresentano vecchie questioni rimaste irrisolte. A metterle in evidenza è il consigliere comunale Paolo David che ricorda come nel tratto di costa Mortelle-S. Saba insiste il problema dell’abusivismo edilizio su demanio pubblico-marittimo con conseguente degrado e privatizzazione non autorizzata di spiagge libere. Nell’analizzare la situazione odierna di questi luoghi, David mette in risalto due esigenze che dovrebbero essere rispettate: tutela e valorizzazione della fascia costiera e dell’intero sistema dunale; tutela della libera fruizione della spiaggia da parte di ogni cittadino. Abusivismo edilizio, cementificazione e sbarramento degli accessi al mare rappresentano invece una violazione dei diritti dei cittadini e della tutela del territorio.
«Quasi la maggior parte degli accessi alla spiaggia — sottolinea il consigliere — sono abusivamente chiusi mediante cancelli e recinzioni che per anni hanno limitato la libera fruizione di chilometri di spiaggia che sono e dovrebbero essere patrimonio di tutti; patrimonio che andrebbe tutelato e non privatizzato attraverso opere di cementificazione abusiva non conforme ai principi di una progettazione ed esecuzione ecosostenibile, a garanzia dell’intero sistema ambientale, in un’ottica di solidarietà infragenerazionale. Si tratta di costruzioni abusive che non credo siano mai state autorizzate, né tantomeno oggetto di sanatoria».
A essere occupato da questi immobili che variano da villette a baracche, da piccoli depositi a casette viarie, è il 48% del territorio. «Costruzioni — aggiunge David — che non fanno capo a progetti soggetti a procedure di Via (Valutazione d’Impatto Ambientale), Vas (Valutazione Ambientale Strategica), e alla procedura di Valutazione d’Incidenza, decretati da direttive europee, che stabiliscono i parametri ecosostenibili per l’antropizzazione del paesaggio, prevedendone anche la tutela e la conservazione».
Nell’interrogazione presentata dal consigliere David viene chiesto all’Amministrazione, se intende avviare un piano di riqualificazione ambientale e paesaggistica; tutelare il diritto di accesso alla spiaggia libera; limitare gli impatti diretti e indiretti su questo tratto di costa; attuare un miglioramento delle attuali condizioni attraverso interventi di protezione atti a mitigare il fenomeno dell’erosione costiera; ottimizzare e potenziare le poche strade e vicoli di servizio e di accesso; preservare il territorio dall’abusivismo edilizio; adottare misure che impediscano il proliferare di altre costruzioni abusive.
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