A Milazzo lunedì si discute di dissesto in vista della norma “Salva Comuni”. De Pasquale (Pd) annuncia le dimissioni

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comune milazzoIl presidente del consiglio comunale, Rosario Pergolizzi, ha convocato i lavori del consiglio comunale per lunedì 10 dicembre alle 19.30. L’argomento del giorno sarà il dissesto finanziario. Si tratterà di una seduta aperta per consentire la partecipazione dei deputati nazionali e regionali che sono stati invitati ad affrontare l’argomento alla luce anche del decreto 174  “Norma salvaComuni”, che la Camera dei Deputati si sta accingendo a convertire in legge. Già dibattuto nella riunione di mercoledì sera, durante la quale quasi tutti gli esponenti politici (Cusumano, Scicolone, Saraò, Italiano) hanno chiesto all’Amministrazione, dopo aver preso atto della nuova pronuncia della Corte dei Conti che è stata loro notificata, di attendere  il decreto 174, da tutti ritenuto «uno strumento voluto dal governo proprio per salvare i Comuni, in quanto mira a riequilibrare la situazione finanziaria di enti locali in difficoltà nell’obiettivo di assicurare agli enti stessi una gestione amministrativa e contabile efficiente e trasparente». In termini pratici, il Comune di Milazzo avrebbe la possibilità di accedere a un fondo di rotazione di 300 euro per abitante, in tutto circa 10 milioni di euro. Di diverso avviso l’assessore alle Finanze, Pippo Midili, presente in aula insieme al sindaco Pino, il quale ha ribadito che: «Anche il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale introdotta dal decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, a prescindere dalle questioni concernenti l’applicabilità al comune di Milazzo, non consentirebbe all’ente di superare le criticità riscontrate e di predisporre un bilancio in equilibrio. La Corte dei Conti nel provvedimento – ha aggiunto l’assessore – analizzando i bilanci già chiusi (periodo 2006-2010), ha fotografato una situazione di assoluta gravità, legata a residui attivi sovrastimati, costante ricorso all’anticipo di tesoreria per perdurante carenza di liquidità di cassa, ai notevoli impegni in attesa di liquidazione, ai debiti fuori bilancio, alle azioni esecutive e ai pignoramenti e soprattutto all’impossibilità del Comune di erogare servizi indispensabili alla comunità». Una presa di posizione c’è stata anche da parte del consigliere del Pd, Francesco De Pasquale, che, nel ricevere copia del provvedimento della Corte dei Conti, ha preannunciato la sua volontà di dimettersi dall’incarico di consigliere, non appena si arriverà, senza alternative, al voto sulla delibera che dichiara il dissesto, «in quanto ― ha sottolineato De Pasquale ― non ho mai condiviso questo percorso e non voglio essere additato dai cittadini come colui che ha dato, col voto, il suo avallo». 

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