«La politica del risparmio negli ospedali si sta trasformando in un bowling dove i birilli sono gli ammalati. A pagarne le spese al Policlinico di Messina è il servizio di pulizia che sarà aspramente ridotto nel monte orario con inevitabili contraccolpi sull’organico. Se la salute passa attraverso l’igiene ambientale, come si può accettare questo provvedimento?».
Così interviene il segretario territoriale della Federazione Sindacati Indipendenti o Fsi, Giovanni Micali che denuncia questa presa di posizione da parte della direzione generale dell’Aou “G. Martino”, in merito al rinnovo della gara d’appalto del settore pulizia.
«Ad oggi — spiega Micali —, 217 dipendenti della ditta Riso, occupati in questo ramo, potrebbero perdere il loro posto di lavoro, se non avvenisse la rimodulazione del bando, avviato lo scorso gennaio con la ricezione delle buste concorrenti e bloccato a febbraio dall’Azienda per protesta dei sindacati. La Fsi e la Uil sono solidali sulla linea da tenere». Micali ha stabilito di concerto con il segretario della Uil trasporti, Lasagni, di discutere la vicenda nei prossimi giorni in assemblea con i lavoratori.
«L’inghippo scaturisce proprio agli albori — sostiene —, ovvero nei termini delle procedure di gara. Il bando includeva un abbattimento delle ore di lavoro pari al 35%, inversamente proporzionale alla richiesta crescente delle attività di pulizia quali giardinaggio, derattizzazione e disinfestazione. Non considera poi il rapporto ore lavoro per l’estensione dell’area». In particolare, al Policlinico, consorziato con l’Asp di Enna — dichiara Micali — e l’Ircss Neurolesi, vengono assegnati 30 minuti di pulizia per metro quadro rispetto ai 45 minuti dell’Asp di Enna.
«Ci chiediamo — insiste il segretario della Fsi — come può l’Asp di Enna richiedere un maggior numero di ore di lavoro, avendo una superficie palesemente più piccola e funzioni più d’ufficio rispetto al Policlinico? Questa è solo una delle contraddizioni! Il nostro intento è quello di tutelare l’ospedale di Gazzi e di ricordare all’amministrazione aziendale che il decreto Balduzzi, a cui fa riferimento con quel taglio del 35%, non può essere applicato agli ospedali. Le scarse condizioni igieniche nei presidi dove già i pazienti risultano debilitati rappresentano un rischio per la diffusione di infezioni».
Le ore settimanali dell’annunciato provvedimento sono circa 3600, con una base d’asta di circa 3 milioni e 400 mila euro quindi con una riduzione di 1600 ore e di oltre un milione di euro rispetto al 2005.
«Questi numeri allarmano gravemente la nostra organizzazione – afferma Micali – e condizionano il futuro del personale nonché l’efficienza del servizio d’igiene da assicurare al nosocomio. Abbiamo già sollevato la necessità di modificare il bando per il settore pulizia».
«Vogliamo anche far luce — conclude Micali — sulle procedure che hanno portato alla scelta della ditta Euroristorazione per l’approvvigionamento alimentare del Policlinico. La ditta citata ha vinto l’appalto ad aprile e opera ad Olivieri. Ciò vuol dire che, di prima mattina, cucina, impacchetta e trasporta da Olivieri le vivande. Un metodo piuttosto contestabile dal momento che il Policlinico possiede due cucine recentemente ristrutturate e due nuove celle frigorifere. Altro quesito per la gestione ospedaliera: in che consiste il risparmio, se non vengono utilizzate le attrezzature presenti negli scantinati del presidio per preparare le pietanze dei degenti?».
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