L’Orsa ribadisce con forza la necessità di riorganizzare il delicato settore dei servizi sociali per giungere all’istituzione di un soggetto pubblico che svincolato dall’assillo del profitto a tutti i costi riesca a garantire un alto livello di assistenza per l’utenza e un equilibrio nel rapporto con i lavoratori, «fino ad oggi — si legge nel comunicato del sindacato — oltraggiati nei diritti e in continua attesa dei salari erogati con colpevole ritardo».
«Tuttavia — prosegue la nota —, pur rivendicando la definitiva internalizzazione dei servizi sociali, è nostra intenzione fornire il contributo richiestoci dall’Amministrazione Comunale in procinto di bandire le nuove gare di appalto».
Alla luce di ciò, l’Orsa avanza i suoi suggerimenti:
«In ogni bando è indispensabile una clausola sociale per il mantenimento dei livelli occupazionali, riferita al personale in organico e dai lavoratori che operano in regime di sostituzione. Con l’avvicendamento delle gestioni non è pensabile perdere anche un solo posto di lavoro;
al soggetto aggiudicatario bisogna richiedere la gestione di entrate/uscite attraverso due conti correnti separati, uno dedicato al costo del lavoro e l’altro per le spese generali. Tale sistema renderà possibile il pagamento dei salari anche in fase di scarse risorse nelle casse comunali e sarà utile per stabilire l’esatto costo del lavoro, troppo spesso usato da alibi e additato come male universale nei momenti di difficoltà economica;
le imprese che aspirano all’aggiudicazione degli appalti devono comprovare esperienza nel settore, alta professionalità nell’erogazione del servizio e garantire strutture, conoscenze e capacità necessarie per l’attivazione di progetti personalizzati rivolti a singoli utenti e percorsi di assistenza di concerto con le famiglie e gli assistenti sociali del Comune;
le imprese che aspirano all’aggiudicazione degli appalti devono comprovare una solidità giuridica ed economica tale da poter garantire eventuale anticipazione delle risorse necessarie per il mantenimento del servizio e l’erogazione dei salari;
col fine di azzerare i già visti conflitti di interesse deve essere tassativamente inibita la partecipazione alle gare di appalto a tutte le imprese/cooperative legate in modo diretto e indiretto a rappresentanti delle istituzioni, impiegati dell’assessorato ai servizi sociali e/o qualsivoglia elemento terzo che possa influire a garanzia di interessi privati a discapito della collettività».
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