In trecento circa hanno manifestato oggi allo sciopero del sindacato Orsa per il mantenimento dell’articolo 18 e per il rilancio dell’occupazione nel territorio. Il corteo partito dalla stazione centrale ferroviaria è giunto in prefettura dove i sindacalisti hanno consegnato la piattaforma con le rivendicazioni. Poi altro presidio al Comune per la vertenza Bluferries. Lunedì, alle 17,30, nella Sala Falcone Borsellino il sindaco, Renato Accorinti, ha indetto una riunione con tutti i soggetti politici, istituzionali, sindacali e imprenditori pubblici e privati interessati al potenziamento dei trasporti sullo Stretto. Alla riunione sono stati invitati a partecipare il senatore Giampiero D’Alia; gli onorevoli Vincenzo Garofalo, Francesco D’Uva, Giovanni Ardizzone, Filippo Panarello, Franco Rinaldi e Valentina Zafarana; gli assessori ai trasporti delle Regioni Sicilia e Calabria; il sindaco del comune di Villa San Giovanni; la Commissione straordinaria del comune di Reggio Calabria; la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile; i presidenti della II, VII e IX commissione consiliare; i presidenti dell’Autorità portuale di Messina, Gioia Tauro e Reggio Calabria; i comandanti, della Polizia municipale di Messina, e della Capitaneria di Porto di Messina; il commissario della Provincia regionale di Messina; il presidente della Provincia di Reggio Calabria; i rettori delle Università degli studi di Messina e Reggio Calabria;gli amministratori delegati di Caronte & Tourist, Bluferries, Meridiano Lines, Ustica Lines e RFI; il presidente dell’Associazione pendolari dello Stretto; ed i segretari Cgil, Cisl, Uil e Orsa. Ma lunedì prossimo l’Orsa è intenzionata a protestare ancora. Michele Barresi dichiara: “Non è più tempo di concertazione, andava bene sei mesi fa, la gente è stanca e chiede lavoro, vogliamo soluzioni, abbiamo proposto all’amministrazione le nostre idee sulla vertenza Bluferries ma non ci hanno neppure risposto”. Garantiti i servizi minimi nel traghettamento pubblico tra Villa San Giovanni e Tremestieri come nel trasporto ferroviario dalla Sicilia con due soli treni a lunga percorrenza. All’Atm gli autisti di bus e tram in sciopero sono stati sostituiti dall’azienda per evitare ulteriori problemi ai passeggeri.
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