Si è tenuta stamane, alle 10.00, nella sede della Cgil, la conferenza stampa in merito allo sciopero generale, organizzato da Cgil e Uil, che si terrà venerdì 12 dicembre. Il corteo partirà alle 9.30 da piazza Antonello e la manifestazione si concluderà con un comizio a piazza Del Popolo.
A presiedere l’assemblea di questa mattina Carmelo Catania, segretario generale di Uil, e Lillo Oceano, segretario generale di Cgil, che hanno spiegato i motivi e le modalità della protesta.
“Il Governo − spiega Carmelo Catania −, in questa situazione di crisi, continua su una strada che non ha prodotto risultati. Le politiche economiche e quelle del lavoro hanno peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone”.
“La manifestazione di venerdì – continua il Segretario generale Uil − si batte per gli ammortizzatori sociali; per le iniquità della legge Fornero sulle pensioni; per contrastare il lavoro precario; per tutelare i lavoratori licenziati senza un valido motivo; per una politica che tagli le tasse a lavoratori e pensionati e rivolga la sua attenzione all’evasione fiscale; per aprire la contrattazione nei settori pubblici; per il rifinanziamento nei settori industriali; per contrastare la povertà; per contrastare la corruzione e gli sprechi”. E Carmelo Catania ha concluso: “Per far crescere il Paese bisogna investire sul lavoro e promuovere l’equità sociale”.
Lillo Oceano, segretario generale di Cgil, ha sottolineato il risvolto negativo della riforma che incentiva tutte le aziende che assumono. “Gli incentivi che il Governo dà alle imprese sono 3 miliardi e mezzo e provengono dai fondi Pac, ovvero i fondi europei per il Mezzogiorno, che, anziché essere impiegati per far ripartire il lavoro e migliorare la sicurezza al Sud, vengono usati per ridurre le imposte delle imprese del Settentrione”.
“Il Governo – prosegue Oceano − non fa nulla per contrastare l’evasione fiscale e la corruzione, ma in compenso penalizza i lavoratori e taglia i fondi degli enti locali provocando una riduzione dei servizi”.
“Viene penalizzata – conclude il Segretario generale di Cgil − sempre la fascia più debole della società e ciò è dimostrato anche dai dati Ocse, che indicano una disuguaglianza del reddito del 10%, e da Confindustria, che dichiara come nel 2014 gli ultramilionari in Italia siano 2295, lo 0,004% della popolazione, cresciuti solo in questo anno del 10%. Il loro patrimonio ammonta a 210 miliardi di euro, aumentato nel 2014 del 14.9%”.
È prevista una grande partecipazione al corteo di venerdì, a cui prenderanno parte anche molte scuole cittadine.
Laura Costa
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