Il nuovo fronte di “scontro” tra l’ormai ex direttore generale dell’Atm Claudio Conte e il sindacato Orsa si gioca adesso sul Premio Presenza per i 600 dipendenti circa dell’azienda trasporti municipalizzata.
Nella nota di Conte in replica all’Orsa sull’indennità di risultato da 10mila euro lordi annui in più sullo stipendio da 145.814,72 lordi all’anno Conte scrive: “E’ bene tuttavia ricordare che, nonostante la “retribuzione variabile incentivante” è prevista contrattualmente sia per i Dirigenti e sia per il personale dipendente sulla base dei rispettivi contratti collettivi, avevo ritenuto nel corso del 2010, con Ordine di Servizio n. 22 del 15 febbraio, di disdettare unilateralmente tutti gli accordi integrativi di secondo livello, limitatamente alla sola parte economica, riguardanti tutto il personale (ovviamente dirigenti compresi), sebbene trattavasi di provvedimenti adottati dai CdA protempore. Tuttavia, nonostante una mia successiva proposta di riformulazione del Premio di Risultato orientata alla reale produttività e ad impatto zero sul bilancio aziendale, – formalizzata a tutti i Sindacati ed al Commissario ATM pro tempore e depositata in data 1 marzo 2010 al protocollo aziendale -, con Delibera Commissariale n. 45 del 16 luglio 2010 il Premio di Risultato veniva comunque ripristinato sotto altra forma (premio presenza) per tutto il personale, con un impegno di circa 1,7 milioni di euro/anno ancora oggi gravante sul bilancio aziendale (€ 237 x 600 dipend x 12 mesi = 1,7 mln), certamente più significativi dei 10.000 euro/anno lordi, oggetto della “contesa” (ricevuti euro seimila al lordo in data 18 luglio u.s.)”.
Conte ricorda all’Orsa il Premio Presenza per “tutti” e dice: “Il sindacato, lo sanno tutti, è stato tra i fautori della mancata riconferma del contratto all’Atm, allora come mai i presidenti e i commissari del passato all’Atm hanno sempre approvato il Premio Risultato, cosa diceva l’Orsa in quel periodo?”.
Michele Barresi dell’Orsa Trasporti che per domani sta preparando un report sul Premio Presenza replica così: “Vorrei ricordare a Conte che l’Orsa ha richiesto in passato le dimissioni di commissari come Santi Alligo e Cristofaro La Corte e non solo le sue. Il premio presenza dato ai dipendenti non e’ una novita’ per le azienda pubbliche e private. In Atm è stato utile ad abbattere ogni forma di assenza tanto che l’Atm è l’azienda di trasporto con gli indici di malattia e assenteismo piu’ bassi di Italia. Chiederei al Direttore ( ex pardon ) se i 10 mila euro che percepiscono invece i dirigenti Atm annualmente da 15 anni (che sono un’enormità rispetto alle mollichine date per la presenza al singolo lavoratore ) e ricevuti per risultati raggiunti sono o non sono un paradosso visto che la loro gestione ha contribuito se non causato il fallimento dell’azienda mentre non è certo colpa del dipendente se oggi abbiamo meno di 20 autobus circolanti; concludo dicendo che il Premio presenza non va a tutti i dipendenti, ad esempio sono fuori dal provvedimento ausiliari del traffico e articolisti”.
La partita tra Conte e l’Orsa non sembra essere terminata qui. @Acaffo
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