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Orsa sui tir:«Un problema che non è solo locale»

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orsaL’Orsa  accoglie positivamente l’annuncio dell’ordinanza comunale che dovrebbe impedire il transito dei tir nel centro nelle ore diurne, nonostante ciò  rileva alcuni punti critici.

«Apprendiamo – scrive in una nota il sindacato – che a differenza dall’ordinanza dell’ottobre 2013, questa volta sarebbe esclusa dal provvedimento la Rada S. Francesco, se così fosse, in presenza delle deroghe, resterebbe invariato il 75% del traffico pesante che affligge da sempre il centro cittadino e, anzi, si dirotterebbe verso il traghettamento privato anche il residuo traffico movimentato dal vettore pubblico Bluferries che con una sola nave verso Tremestieri sarebbe costretta a chiudere battenti per oggettiva assenza di produzione, situazione molto diversa da quella di Caronte&Tourist che minaccia licenziamenti nonostante detenga il quasi monopolio del traghettamento in un mercato dove la concorrenza è pressoché inesistente». 

«L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale – continua l’Orsa – deve essere volta a liberare la città dalla schiavitù dei tir, non a trasferire il traffico dal Norimberga o dal Porto storico alla Rada S. Francesco. A questo punto è improcrastinabile il completamento dell’approdo sud ed il successivo annullamento di qualsivoglia deroga al suo utilizzo per evitare  la pratica usuale che fatta la legge si trovi l’inganno».

«L’Autorità Portuale ˗ prosegue ˗, invece di conclamarsi sponsor ufficiale dell’interesse privato, dovrebbe operare concretamente per mantenere gli impegni intrapresi pubblicamente, la vertenza in atto altro non è che il risultato dei continui rinvii per il completamento definitivo dell’approdo di Tremestieri, una gestione dei lavori che l’istituzione sembra incapace di portare a termine nonostante i ripetuti proclami lanciati spesso con strana tempistica. Se l’approdo di Tremestieri fosse consegnato entro il prossimo primo agosto il problema per la città sarebbe risolto senza traumi, se invece dovessimo trovarci d’avanti all’ennesimo rinvio invitiamo il Primo cittadino a prendere una posizione decisa nei confronti dell’Autorità portuale». 

«Se il primo agosto non sarà pienamente fruibile l’approdo a sud non si capisce a cosa serva la presenza del Sindaco all’interno del Comitato Portuale – denuncia l’Orsa -,  le dimissioni di Accorinti da un comitato che si è posto in perfetta antitesi alle posizioni dell’Amministrazione comunale e agli interessi della città, forse sarebbero un atto dovuto e utili e tirare fuori dal torpore l’Autorità Portuale che ha un ruolo determinante in una vertenza in cui è diretta protagonista e responsabile della gestione dell’iter che oggi ancora vede il mancato completamento dell’indispensabile infrastruttura».

Dimissioni del Sindaco in seno all’autorità portuale e richiesta di intervento sulla vicenda al Governo Nazionale, queste le posizioni forti che dovrebbero essere assunte secondo il sindacato.  

«L’ordinanza del sindaco deve essere concretamente volta a liberare la città dai tir e al contempo non penalizzare la produzione e i livelli occupazionali anche delle aziende minori. È inammissibile lo sbarco diurno dei mezzi pesanti al molo Norimberga quanto lo è alla rada S. Francesco, concessa alla sola fruizione degli armatori privati mentre il vettore pubblico resterebbe incastrato nell’impossibilità di utilizzare le invasature ferroviarie alla stazione marittima. Due pesi e due misure?».

E il sindacato dice la sua anche sulla vicenda delle deroghe: «È inaccettabile lasciare le deroghe per lo sbarco nel centro cittadino alla discrezionalità degli armatori. La chiave di volta per la soluzione del caso è il completamento definitivo dell’approdo sud e la responsabilità risiede tutta nella sede dell’Autorità Portuale. Pertanto, la pretesa di consegna dell’infrastruttura in tempi brevissimi deve essere contestuale alla determina comunale che da sola non risolverebbe il problema».

Atti concreti  e assunzione di responsabilità, questo l’Orsa chiede all’Amministrazione. 

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