Continua il botta e risposta tra Cateno De Luca e i sindacati che hanno detto “no” ai provvedimenti previsti nel Salva Messina. La Uil ha inviato un commento al percorso seguito, fino ad oggi, dal primo cittadino, criticando senza peli sulla lingua l’operato dei primi 4 mesi di mandato della nuova Amministrazione.
In apertura del comunicato stampa firmato Uil Messina, De Luca viene criticato per i suoi numerosi slogan, a partire da quello usato in campagna elettorale: “Il sindaco lo sa fare“.
«Uno slogan, a dire il vero, spudoratamente scopiazzato dalla campagna del sindaco di Palermo Orlando – scrive Uil – che, nonostante il “peccato originale” ha fatto breccia tra gli elettori messinesi. Uno slogan che, però, visti i risultati, dopo soli quattro mesi è stato palesemente smentito dai fatti concreti. L’amministrazione De Luca ha fatto piombare la città nel caos totale. Messina ha sperato e votato per un reale cambiamento, ma, fino ad oggi, il cambiamento in effetti è stato realizzato, ma in peggio».
Il sindacato critica numerosi aspetti e decisioni prese dal primo cittadino durante questi 4 mesi.
Attacchi agli oppositori
«Con rammarico dobbiamo registrare l’inammissibile modus operandi del sindaco – si legge nel comunicato stampa – che si caratterizza per continui attacchi e vergognosi dileggi nei confronti di chiunque non sia prono alle sue scelte politico-amministrative, a partire dai lavoratori comunali e delle partecipate, i quali quotidianamente subiscono un pesantissimo clima intimidatorio e vessatorio che combatteremo colpo su colpo. La Uil lo ha affermato e, oggi, lo ribadisce con forza: De Luca è un sindaco paurosamente allergico al dissenso e al normale confronto democratico e questi pochi mesi alla guida della città si sono caratterizzati per una seria inidoneità e inadeguatezza al ruolo, poiché Messina non è Fiumedinisi, né S. Teresa Riva».
Scuole, Atm e rifiuti
«Un grande bluff estivo, quello sulla chiusura delle scuole non a norma – scrive la Uil – che successivamente sono state riaperte, anche se sempre prive di sicurezza e procedendo con il cinico smantellamento del servizio di trasporto pubblico, la cancellazione del tram e la paventata liquidazione dell’Atm con le drammatiche conseguenze per la cittadinanza e per le maestranze; per non parlare di una città con interi quartieri completamente al buio che si coniuga con la drammatica crisi dei rifiuti delle ultime settimane che hanno trasformato Messina in una mega-cloaca a cielo aperto».
Risanamento
«Lo sbaraccamento doveva concludersi lo scorso 31 ottobre e si è rivelato l’ennesimo boomerang che, invece di demolire le baracche, ha demolito il gradimento e la credibilità di De Luca da parte dei messinesi con la contestuale cocente delusione di decine di migliaia di persone, che si erano illuse di poter vedere finalmente la fine di una vergogna ultra-secolare».
Investimenti
«In questi 4 mesi la giunta De Luca ha causato più danni di un elefante in una cristalleria, anche se allo stesso tempo, alla faccia dei risparmi da realizzare e dei costi da tagliare, in linea col modus operandi di “quelli che cerano prima”, ha arbitrariamente elargito, a spese della collettività, incarichi, prebende e consulenze e ha occupato le società partecipate, facendo risorgere onerosi Consigli d’amministrazione, composti soltanto da sodali ed amicizie, mortificando centinaia di professionisti con invidiabili curriculum che presentarono la domanda».
Arisme
«Come se non bastasse, sempre in tema di sacrifici per gli altri, ha creato una nuova società partecipata (Arisme) con tanto di CdA e strutture varie e ne sta per realizzare un’altra ancora».
La Uil lancia un appello al Consiglio comunale, che nei prossimi giorni sarà chiamato a votare le delibere di Giunta riguardanti il Salva Messina: «Riteniamo che abbia le necessarie competenze per valutare con estrema attenzione e coscienza ogni singola delibera che gli sarà sottoposta nei prossimi giorni: delibere che impatteranno sul futuro della città e che non esentano alcuno da precise responsabilità soggettive».
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