Domani mattina alle ore 10.00 diverse organizzazioni cittadine si riuniranno davanti alla Prefettura di Messina in adesione alla VII giornata Sfratti Zero, per protestare contro le politiche nazionali e locali in tema di alloggi popolari ed eliminazione delle baracche.
Nel mirino di SI COBAS e del Partito della Rifondazione Comunista di Messina sono, in prima istanza, le decisioni prese in questi mesi dal sindaco Cateno De Luca riguardanti le attività di risanamento e di dismissione delle baraccopoli ancora presenti nella città dello Stretto. L’organizzazione sindacale di base riconosce la criticità della situazione, sottolinea come “l’occupazione abusiva sia spesso dettata dalla necessità”, e si interroga su quanto i processi in atto stiano tutelando i diritti dei più deboli e sulla natura, se temporanea o definitiva, delle assegnazioni effettuate.
«La Giunta, nella persona del Sindaco De Luca – ha affermato il SI COBAS – ha garantito il riassorbimento di tutti i nuclei familiari insistenti nell’area, attraverso l’assegnazione di alloggi popolari e l’acquisizione di unità immobiliari dal mercato privato. Ci chiediamo da tempo, e lo chiediamo anche alla Giunta purtroppo senza risposta dal mese di agosto, quali siano le garanzie poste in essere prima dello sgombero della baraccopoli, dal momento che il censimento dei nuclei familiari risulta lacunoso e la reperibilità di alloggi popolari risulta assai ardua».
«È il caso dei 25 alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica, ndr) – ha specificato il sindacato – i quali, a bando conclusosi con 1.000 richieste, non sono stati ancora assegnati, mentre le verifiche sulla permanenza dei requisiti per continuare a vivere in un alloggio popolare stentano a produrre risultati. Questo fenomeno lo riteniamo un dato emergenziale, in quanto è evidente che la domanda supera di gran lunga l’offerta».
A unirsi alla protesta è anche la sezione messinese di Rifondazione Comunista, il Circolo Peppino Impastato che, domani, sarà presente alla manifestazione Sfratti Zero e ha sottolineato: «Localmente ci preoccupa il Sindaco di Messina De Luca che vorrebbe decidere sulla pelle dei baraccati della nostra città senza nemmeno consultarli e conoscere i loro bisogni, che ha dimenticato le decine di famiglie che abitano nelle strutture di emergenza abitativa come la Foscolo, Casa Paradiso e la Bouganville, ed i mille nuclei familiari che hanno fatto in questi anni domanda di casa popolare o di cambio alloggio, e che vuole chiudere la “Casa di Vincenzo” per i senzatetto e i precari abitativi storici di questa città».
Sotto accusa, infine, anche la politica nazionale e in particolare la circolare ministeriale denominata “Occupazione arbitraria di immobili” inviata ai prefetti lo scorso 1 settembre dal Ministero dell’Interno e ritenuta dai manifestanti potenzialmente lesiva del diritto alla casa.
In merito, Rifondazione ha dichiarato: «Non possiamo restare a guardare mentre il Governo giallo-verde mette in discussione il diritto alla casa e all’abitare con i provvedimenti su occupazione e sgomberi spostando l’attenzione su un mero piano di ordine pubblico».
(183)