Ieri, tramite una nota stampa, segnalava l’anomala situazione dei lavoratori Asu che, seppur soci di Cooperative, di fatto sono impiegati impropriamente nei vari Enti pubblici. “Apprendiamo – ha scritto il segretario Calogero Emanuele – che le Cooperative istituiscono premi di incentivazione per i soci meritevoli che raggiungono obiettivi e perseguono gli scopi della cooperativa. Un’ipotesi consentita ma non comprendiamo come una cooperativa decida di assegnare premi ai più meritevoli per realizzazione di progetti che non si è dato sapere quali siano e quando e dove vengano realizzati. Inoltre – come evidenziato da Emanuele – il personale Asu, viene utilizzato dagli Enti per svolgere funzioni istituzionali, senza che vi siano accordi ben definiti o convenzioni. Pertanto la Cisl Fp continua a denuciare lo ‘sfruttamento’ di questi lavoratori: “una violazione di legge chiara ed evidente ma che tutte le Istituzioni preposte vogliono ignorare”.
Parole dure che non sono andate giù all’Isvil, (Istituto Ulisse per lo Sviluppo e la Cultura del Lavoro) che, tramite una lettera del proprio direttore Leonardo Le Mura, annuncia l’intenzione di denunciare il segretario Cisl Calogero Emanuele. “Quando il sindacalista parla di Cooperative che istituiscono premi di incentivazione per i soci meritevoli che raggiungono obiettivi e perseguono gli scopi della cooperativa, fa espresso riferimento alla nostra società.”
“Le dichiarazioni del sindacalista – spiega Le Mura – oltre ad essere false e diffamatorie, sono frutto dell’evidente ignoranza in materia di normativa che disciplinano le attività Asu e la gestione delle società cooperative. I progetti gestiti dalla nostra cooperativa, come tutti gli altri gestiti da enti pubblici e privati, sono stati approvati e finanziati dalla Regione.
“La nostra società cooperativa non ha in ostaggio nessuno. Ogni lavoratore per diventare socio presenta domanda di ammissione al Cda e dichiarazione di disponibilità all’utilizzazione in attività Asu. Le attività lavorative nella cooperativa sono regolate dal codice civile, dallo statuto, dal regolamento interno e fanno espresso riferimento alle norme nazionali e regionali in materia di attività socialmente utile”.
“Infine – conclude – visto che il sindacalista Calogero Emanuele, evidentemente interessato solo a fare nuove tessere al punto da perdere di vista il reale obiettivo dell’utilizzazione in Asu dei disoccupati, ovvero quello di contribuire all’individuazione di una graduale e gratificante stabilizzazione di tutti i precari, intende inviare gli atti alla Procura della Corte dei Conti e all’Autorità giudiziaria competente per fare luce su questa problematica. Lo invitiamo a farlo tempestivamente, se ravvisa come dichiara violazioni di norme o peggio abusi sui lavoratori. Si assumerà per intero e fino in fondo le sue responsabilità. Infatti, abbiamo dato incarico al nostro legale di fiducia per verificare se ci sono gli estremi per querelare il sindacalista con richiesta di risarcimento danni, per le dichiarazioni gravi, false e diffamatorie”.
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