La protesta si è fatta sentire. L’Ars salva il servizio di assistenza agli studenti disabili

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Protestare e non arrendersi. È quello che hanno fatto i lavoratori impegnati nei servizi di assistenza personale ai disabili che frequentano le scuole di ogni ordine grado di competenza del Comune di Messina e della ex provincia.

E alla fine l’Ars ha abrogato l’art. 10 della legge n. 8 del 2016, norma che aveva buttato nella disperazione centinaia di lavoratori, i quali hanno seriamente temuto la perdita del posto di lavoro perché prevedeva il passaggio della gestione del servizio di assistenza igienico sanitaria di competenza delle ex province e degli Enti locali, alle Istituzioni scolastiche.

Preoccupazione, in questi giorni, anche per i genitori, che avevano temuto che all’apertura dell’anno scolastico, i loro figli non avrebbero avuto alcuna assistenza.

Numerose le iniziative sindacali, dall’occupazione della sede della Città Metropolitana, alla fiaccolata per le vie della città, agli incontri con la deputazione regionale messinese sfociata successivamente con l’incontro in Commissione all’Ars, che non aveva lasciato molte speranze. Lo scorso venerdì la protesta si è spostata a Palermo, con i lavoratori aderenti alla FPCGIL che hanno svolto nn sit-in di protesta davanti alla sede dell’Ars, chiedendo la cancellazione dell’art. 10 e il conseguente ripristino della legge n. 15 del 2004, per fornire adeguata assistenza ai ragazzi disabili e evitare il licenziamento di 2500 persone in tutta la Sicilia.

“Non possiamo che esprimere soddisfazione”, dichiarano Clara Crocè, Segretario Generale della PCGIL, Elena De Pasquale, per il Dipartimento terzo settore e Gianluca Gangemi, responsabile del settore. “Sono stati mesi di lotte e di iniziative sindacali per convincere la deputazione a fare marcia indietro – conclude Clara Crocè -. In arrivo anche le risorse per la Città Metropolitana per garantire l’avvio del servizio nei primi mesi dell’anno scolastico. L’Ars ha infatti stanziato un milione e 500 mila euro. Siamo consapevoli che le risorse non sono sufficienti a garantire tutto l’anno scolastico, ma è un primo, importante passo per i lavoratori e i ragazzi disabili”.

(69)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. mesi di lotta della cgil ? ma se non hanno fatto niente ….e ora vogliono prendersi meriti che non hanno …. parassiti …. c’ero anche io in piazza quando sono venuti qui a palermo, ero con il mio sindacato slai cobas s.c. e i miei compagni e colleghi di lotta , gli unici a lottare veramente da due lunghi mesi ….. abbiamo abbandonato le famiglie, i mariti , le mogli ,i figli e siamo stati in piazza intere giornate fino a tarda notte ……. in piu’ la signora croce’ perche’ non dice che quando e’ scesa da sopra ha detto ai suoi iscritti che l’ art.10 non lo avrebbero mai e poi mai abrogato e che ha fatto andare i suoi lavoratori con le braccia cadute …. bisogna avere il buon senso di dire la verita’ ma purtroppo non e’ nella natura dei sindacati confederali che oltre a non muovere un dito sono pure dannosi …..

error: Contenuto protetto.