La notizia della nuova società di navigazione della Caronte-Tourist ha scaldato gli animi anche della Filt Cgil che ha proclamato lo stato di agitazione del personale preannunciando lo sciopero.
Giovanna Caridi, segretaria della Filt Cgil, nel documento inviato all’azienda e che avvia le procedure di raffreddamento scrive: “Apprendiamo dagli organi di stampa che una nuova società armatoriale, a Voi non estranea, starebbe reclutando personale per l’imminente ingresso nel mercato del traghettamento nello Stretto di Messina.
Se questa notizia dovesse trovare spiacevole conferma ci troveremmo di fronte al gravissimo tentativo di Caronte e Tourist di sottrarsi agli obblighi che gli derivano dal contratto collettivo nazionale di lavoro, e da anni di contrattazione, attraverso la creazione di una società doppione.
Una società nuova di zecca, quindi, che non si trascini dietro i costi di un contratto aziendale, ancora tutto da costruire, e che di conseguenza sia libera di retribuire i marittimi, così nuovi assunti, al solo costo del contratto collettivo nazionale di lavoro e, non ultimo, di farli lavorare come vuole, senza dunque la turistica faticosamente contrattata in anni a Caronte e Tourist.
L’idea è tutt’altro che originale, ma spiega chiaramente l’improvvisa intransigenza da Voi assunta pochi giorni fa nella trattativa per il rinnovo del contratto integrativo, scaduto da tempo – continua la Caridi -la neonata società in sintesi dovrebbe ripetere l’esperienza di Bluferries, e consentire anche a Voi ciò che quella società, nata solo nel 2011, ha permesso ad RFI , ovvero: comprimere diritti e salari dei lavoratori mantenendo inalterati concessioni, servizi e tariffe.
Certo ha cominciato Blueferries poco più di un anno fa ostinandosi a non riconoscere il contratto aziendale ai lavoratori, ma poco prima Voi avevate disdettato il vostro e, opponendo continui rinvii, avete nel frattempo anche messo in atto una consistente riduzione di personale.
Adesso, proprio quando la trattativa per il contratto aziendale era ripresa, e sulla scorta delle voci di una imminente svendita di Bluferries, rilanciate costituendo una nuova società che ne imiti le gesta e che, a questo punto, serva anche per ridurre le pretese dei lavoratori secondo il classico :”o accetti la nostra proposta o sposto i servizi a un’altra società”.
Si tratterà certamente di coincidenze ma è difficile non accorgersi della linea comune che lega nei vari momenti Caronte e Tourist ed RFI.
Questa pratica, come sapete, lavoratori e sindacato non l’hanno accettata per Bluferries e men che meno possono consentirla a Voi.
Vi invitiamo pertanto a smentire immediatamente e ufficialmente queste voci, a rinnovare il contratto aziendale, ed a non innescare in questo delicatissimo momento un altro focolaio di proteste in città.
Dichiariamo da subito lo stato di agitazione del personale e preavvisiamo, in assenza di segnali concreti, il ricorso allo sciopero”.
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