Guardare al futuro del territorio messinese. Un futuro che porti sviluppo sociale, economico e produttivo. E’ questo l’indirizzo politico sindacale che ha approvato l’Esecutivo provinciale della Cisl di Messina, i cui lavori si sono svolti nel pomeriggio nella struttura universitaria di Villa Pace nell’ormai consuetudine della Cisl di voler valorizzare luoghi e strutture di pregio e che rappresentano opportunità di crescita per il territorio.
Il confronto tra i dirigenti del sindacato si è svolto alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, ed è stato aperto dall’introduzione del segretario provinciale Tonino Genovese che ha posto l’accento sui temi di attualità. Come l’imminente elezione del presidente della Camera di Commercio.
“L’ente camerale – ha detto Tonino Genovese – deve avere un ruolo diverso rispetto al passato. Bisogna pretendere che la Camera di Commercio di Messina elevi la sua azione, coinvolgendo tutte le strutture delle attività produttive, della crescita, della formazione, della progettazione, dei soggetti capaci di fare programmazione e di raccogliere finanziamenti. Un ruolo che deve essere svolto coinvolgendo la programmazione, l’irsap, l’Università e in maniera coerente ogni struttura o strumento che concorra alla crescita ed allo sviluppo e.non più a luoghi dove si controllano gli interessi di qualcuno o di immobilismo perché fa comodo a tanti”.
Guardare avanti, questo il messaggio anche quando si parla di Pubblica Amministrazione. “C’è una esigenza prioritaria – ha detto Genovese – ed è quella della riorganizzazione e del riassetto della macchina amministrativa e delle società partecipate. Si passi a un serio piano di rientro del debito del Comune di Messina e si proceda a scelte di natura organizzativa e contabile per il risanamento delle casse di Palazzo Zanca e per la garanzia dei servizi e di tutele occupazionali passando per un’equa distribuzione delle tasse a carico dei cittadini”.
Genovese ha quindi affrontato uno dei temi d’estrema attualità, quello delle aree metropolitane: “E’ una grande opportunità, straordinaria – ha aggiunto Genovese – che non si può fermare di fronte a interessi campanilistici. Bisogna guardare avanti. I tempi in cui si distribuivano posti, prebende, incarichi per fini politici sono finiti. C’è adesso la necessità di una grande riforma politico-amministrativa e della burocrazia che rappresentano, adesso, un freno per lo sviluppo economico e sociale. Si deve tornare a guardare l’interesse della comunità, non di parti o di piccoli o grandi interessi”.
(65)