Era stato il sindacato Orsa a proporre la riduzione delle tariffe ai residenti per l’attraversamento nello Stretto. E adesso la lettera di Vincenzo Franza, amministratore delegato della Caronte and Tourist, indirizzata al sindaco Accorinti, non è piaciuta all’organizzazione autonoma.
Il segretario dell’Orsa Trasporti, Michele Barresi commenta così:
“La risposta di Caronte e Tourist palesa l’arroganza di chi rilancia e chiede sempre di piu’ restando indifferente ai bisogni dei cittadini risponde col cinismo di chi pensa solo al massimo profitto e di chi usa da decenni indisturbato la città come propria servitù’ di passaggio . L’Orsa chiede tariffe agevolate per i residenti come senso di responsabilità verso la cittadinanza, per agevolare la conurbazione dell’area dello stretto e per dare un segnale di disponibilità ai cittadini “schiavi” dei tir da troppo tempo; ma l’armatore privato continua invece ad alzare il prezzo cercando di dare futili spiegazioni a quelle che sono state da sempre palesemente e unicamente rigide politiche di business e accordi di cartello fuori mercato a danno dei pendolari dello stretto e risponde cercando sovvenzioni pubbliche e deroghe alle regole sulle tabelle d’armamento. Non chiediamo tariffe a tempo, anch’esse esose, ma costi sociali di traghettamento . Un residente deve poter traghettare con la propria autovettura spendendo tra andata e ritorno non più di 10 euro ( oggi la tariffa piu bassa e’ tre volte superiore ) . Se questa e’ la,reazione del privato, come prevedevamo l’unico interlocutore resta Bluferries, che ha il dovere di mantenere il proprio ruolo di vettore pubblico anche nel moderare le tariffe . Un’apertura di FS a tale ragionamento oltre ad essere un grande segnale dato alla città avrebbe anche l’effetto di “costringere” a più miti consigli il concorrente privato e rompere il sistema . Oggi più che mai secondo l’Orsa bisogna insistere e accelerare la realizzazione della flotta comunale – unica risposta vera, funzionale e vantaggiosa economicamente , che l’amministrazione comunale può dare alla città per uscire definitivamente dalla atavica schiavitù dei traghettatori privati”
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