Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale di Messina, nelle scorse settimane, hanno sottoscritto un articolato documento unitario denunciando, alle Istituzioni competenti, una serie di criticità. In particolare, si evidenziano nel documento la grave situazione derivante da un organico inadeguato ai carichi di lavoro e alle tipologie di servizi da garantire (servizi essenziali per l’Ente e per la collettività), le profonde carenze strutturali della caserma Di Maio, l’insufficienza delle dotazioni tecniche e dei dispositivi di protezione individuale da cui derivano — si legge — costanti rischi per l’incolumità e la salute degli operatori quotidianamente impegnati nelle attività di Istituto, il totale abbandono del Corpo di Polizia Municipale di Messina da parte dell’Ente di riferimento. «Si è ottenuto — scrivono —, come auspicabile in materia di seria interlocuzione Istituzionale, l’attento ascolto e un intenso dialogo con il Prefetto Trotta, l’ascolto dei vari rappresentanti del civico consenso e l’espletamento di una seduta straordinaria della IX Commissione viabilità, dedicata alle problematiche denunciate. Tuttavia, ad oggi, non è stato ancora possibile ottenere il più volte auspicato dialogo con l’attuale massimo rappresentante dell’Ente, nei fatti interlocutore competente e responsabile. A tal proposito, il Li.Po.L. spera che il Commissario Croce, nonostante l’importante mole di impegni Istituzionali, possa accogliere il grido di allarme di un Corpo di Polizia Municipale ormai prossimo al “collasso funzionale”, allo scopo almeno di affrontare con doverosa attenzione e celerità, quelle contingenti emergenze che, come più volte evidenziato, non è assolutamente possibile per ovvi motivi temporali, demandare all’attenzione del futuro Sindaco». «Ci auguriamo che il Commissario — continuano dal sindacato —, sia presente e partecipe per la categoria che rappresentiamo. La stessa presenza la auspichiamo per tutti gli altri interlocutori, dirigenti e non, affinché dinnanzi alle annose questioni più volte rappresentate, non si debba nuovamente assistere, come appreso dagli organi di stampa, ad importanti appuntamenti istituzionali, quali ad esempio la seduta del 29.01.2013 della “VIII Commissione Politiche del Lavoro”, spiacevolmente vanificati dall’assenza di soggetti referenti, seppur a quanto pare, invitati a partecipare. Nei fatti — prosegue il sindacato autonomo —, vista anche la presenza del Comandante Generale Calogero Ferlisi, in prima linea a farsi carico di relazionare le difficoltà del comparto in grave crisi emergenziale, si è sprecata una preziosa occasione per intavolare quel percorso che gli attuali 360 appartenenti al corpo auspicano non sia più rimandato, a meno che, ovviamente, non vi sia in realtà un disegno ben preciso, volto allo smantellamento del Corpo di Polizia Municipale nella città di Messina che peraltro si sta attualmente già concretizzando nel più disarmante silenzio Istituzionale e con l’estrema soddisfazione di chi “sguazza” nella totale assenza di regole». «Infine — conclude il Li.po.l, segnaliamo agli organi preposti e competenti che hanno a cuore le sorti del Corpo, la necessità di stimolare e collaborare ognuno per quanto di competenza – vista l’ormai atavica carenza di risorse – affinché anche a Messina si possano rendere profittevoli, sia il “Piano di Miglioramento della Polizia Municipale”, da presentarsi come noto entro il 09.02.2013, sia una seria attuazione delle previsioni dell’art. 208 del Codice della Strada, estremamente utile alla risoluzione di alcune tra le più stringenti problematiche denunciate anche nel documento unitario. A tal proposito, si pone l’accento sulle modifiche all’art.208 a suo tempo introdotte dall’articolo 40 della Legge 120/2010 – relativamente ai commi 4, 4bis, 5 e in particolare al comma 5 bis». Il sindacato auspica la tutela dell’integrità e della dignità professionale degli operatori della Polizia Municipale dichiarando la propria disponibilità ad essere parte attiva e propositiva in sede di confronto e di dialogo.
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