“La Filcams e la crisi economica: proposte e idee per superarla”, nel corso del congresso della Federazione commercio turismo e servizi della Cgil, che si è svolto a Giardini Naxos e che ha confermato segretario generale Carmelo Garufi, sono state affrontate le problematiche del periodo attuale di mancata ripresa economica che si ripercuote nel comparto. “Naturalmente la nostra provincia non sta meglio rispetto al resto del paese – ha fatto presente Garufi nella relazione dei lavori congressuali -. La situazione occupazionale a Messina e in provincia è sconfortante, si va verso la precarizzazione del lavoro, con un aumento dei contratti a tempo determinato. In sintesi il quadro occupazionale sta precarizzando i contratti di lavoro non solo nelle nuove assunzioni ma addirittura trasformando i contratti da tempo indeterminato a tempo determinato o nelle nuove forme che non prevedono un futuro certo di continuità. I nuovi ingressi nel mercato quindi (tenendo conto comunque anche dei lavori stagionali) sono peggiorativi rispetto al passato, perché vanno nella direzione inesorabile della precarietà collettiva”.
“La provincia di Messina – ha rilevato Garufi – è la principale area di attrattività turistica della Sicilia con circa il 25% del totale delle presenze e, addirittura, un terzo di quelle straniere. E’ necessario che la Regione sostenga l’emersione del lavoro irregolare e la destagionalizzazione attraverso un piano di incentivi alle aziende che assumono con contratti regolari. Gli incentivi potrebbero far si che venga prolungato il contratto a tempo determinato, riducendo la stagionalità, questo potrebbe dare ai territori turistici una stabilità economica analoga a quella di un vero e proprio distretto produttivo. La valorizzazione del prodotto turistico passa necessariamente dalla valorizzazione del lavoro”.
La Filcams ha individuato percorsi per la valorizzazione della risorsa turismo. “E’ necessario – ha sottolineato Garufi – che imprenditori, sindacati ed Istituzioni facciano sistema e puntino sulla qualità, l’innovazione e la formazione per uno sviluppo sostenibile del Turismo Messinese. E’, a nostro avviso, inutile ipotizzare sanzioni agli alberghi che prolungano la chiusura nonostante le licenze annuali di apertura. Il problema della stagionalità non si risolve con le sanzioni ma con una strategia condivisa e di lungo periodo”. “A tal proposito – ha sottolineato Garufi – ci preoccupa l’indirizzo che l’Amministrazione comunale di Taormina vuole intraprendere circa il superamento della stagionalità”. “Occorre invece puntare – ha proseguito nell’intervento congressuale – su adeguate strategie di commercializzazione del prodotto turistico, con le sue specificità, i suoi servizi ed i suoi marchi. Bisogna puntare su un efficiente e rinnovato progetto di infrastrutture che permettano di raggiungere facilmente le zone turistiche prescelte. Per tutti questi motivi è fondamentale che si potenzino i servizi di collegamento da e per Taormina e le Isole Eolie, sfruttando le potenzialità dell’aeroporto di Catania e Reggio Calabria; si completino le strutture portuali di Giardini Naxos per la nautica di diporto e si potenzi il porto di Milazzo; si avvii un piano di ripristino dei litorali di Giardini Naxos per la zona ionica e di Milazzo-Barcellona P.G. per la zona Tirrenica; si promuovano e valorizzino le bellezze dei litorali nebroidei come Patti o Capo D’Orlando; si utilizzi a pieno il palazzo dei congressi di Taormina; e si dia il via libera al tanto declamato Casinò di Taormina dopo la recente approvazione dell’Assemblea Regionale Siciliana. Questi sono sicuramente alcuni degli elementi strutturali dai quali ripartire. E’ necessario che imprenditori, sindacati ed Istituzioni facciano sistema e puntino sulla qualità, l’innovazione e la formazione per uno sviluppo sostenibile del Turismo Messinese”.
Per quanto riguarda il commercio, è stato evidenziato come “esso vive una congiuntura sfavorevole a causa del calo dei consumi dettato dalla crisi economica”. “La nostra categoria continuerà ad impegnarsi – ha in particolare evidenziato Garufi – affinché attraverso la concertazione territoriale si possano contrattare le aperture e le chiusure domenicali, tenendo conto dei tempi di vita e di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie”.
“Tra i più penalizzati settori che la nostra categoria segue – ha proseguito Garufi – c’è il settore del pulimento che comprende centinaia di lavoratrici e lavoratori, dipendenti di imprese che svolgono la loro attività in appalto presso terzi, sia di natura pubblica che privata. Rispetto ai continui cambi di appalto la Filcams CGIL di Messina chiede di rafforzare la norma che impone ai committenti, spesso pubblici, di selezionare gli appalti in base al criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa che tiene conto dei minimi contrattuali e della qualità del lavoro, e non del massimo ribasso. Infatti ogni volta che un appalto viene aggiudicato col sistema del massimo ribasso inevitabilmente si perdono qualità e quantità del servizio e posti di lavoro. In quest’ottica, chiediamo il rilancio dell’Osservatorio provinciale del settore del pulimento nato nel 2001, composto dalle Associazioni datoriali e sindacali oltre a rappresentanti dell’Ispettorato del lavoro, dell’Ufficio provinciale del lavoro e della Prefettura e che potrebbe svolgere un ruolo fortemente propulsivo a favore del sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa perché, come poi tutti sanno, a un risparmio sproporzionato non può che corrispondere una forte riduzione della qualità”.
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