Si terrà a all’hotel Blu di Portorosa a Furnari, dal 4 al 7 settembre, il 3° Congresso nazionale generale S.a.pens-Or.s.a., il sindacato autonomo dei pensionati. All’interno della convention si svolgerà anche un convegno per parlare delle problematiche degli anziani dal titolo “Cambiare per costruire un futuro migliore”. Al congresso-convegno, al quale parteciperanno oltre cento delegati nazionali, saranno presenti tra gli altri il segretario generale Giuseppe Torrente, il segretario provinciale Francesco Rossellini, l’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti Nino Bartolotta e il sindaco di Furnari Mario Foti. Quest’ultimo saluterà i presenti il 4 settembre, giorno di apertura dei lavori che prenderanno il via alle 15.00. L’assessore Bartolotta, invece, terrà il suo intervento il 6 settembre alle 10.00.
«Quest’anno il nostro motto è cambiare per costruire un futuro migliore – ha detto il segretario provinciale Francesco Rossellini. Noi pensionati crediamo che in questo periodo di crisi economica e sociale e di disgregazione dei valori tradizionali, possiamo essere un punto di riferimento per i giovani e aiutarli a superare le difficoltà con la nostra esperienza. Per fare questo però, si deve cambiare il paradigma del nostro modello di sviluppo cercando di trovare delle soluzioni adatte a creare nuovi posti di lavoro sfruttando le competenze e puntando sul merito e sulla qualità. Si devono tagliare gli sprechi e i costi della politica e investirli in formazione, lavoro e nuove infrastrutture».
«Per quel che riguarda gli anziani – ha proseguito Rossellini – sono evidenti le problematiche economiche con cui si è costretti a vivere dopo anni di duro lavoro. Nonostante un sistema fiscale tra i più alti di Europa, inoltre i servizi, l’assistenza di servizi integrati sanitari e socio assistenziali sono sempre più carenti. La crisi sta moltiplicando le difficoltà a partire dalle fasce più deboli, aumentando le disuguaglianza, la povertà e l’esclusione sociale. Una situazione così drammatica impone a tutti una assunzione di responsabilità per realizzare interventi strutturali che dotino il Paese di una rete adeguata di servizi, puntando su un modello che sappia valorizzare gli anziani e i giovani, creando una società più giusta, per migliorare il confronto intergenerazionale».
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