Cinque anni fa la Cisl gridava allo scippo dei Cantieri Navali Rodriquez. Un allarme liquidato come eccessivo. Quattro anni fa parlava di morte annunciata e i segretari generali della Cisl, Tonino Genovese, e della Fim Cisl, Nino Alibrandi, chiedevano al presidente Colaninno «di chiarire in maniera esplicita cosa ne sarà di un cantiere storico per Messina».
Oggi i sindacati confermano: «Nessuna istituzione ha, invece, ritenuto necessario intervenire. Il nuovo (vecchio) scenario registra un colpo di scena: arrivano gli investimenti che sfruttando il nome, la tradizione, l’affidabilità di Rodriquez, vengono dirottati sul cantiere di Sarzana lasciando a Messina lacrime e desertificazione».
La Cisl di Messina riaccende i riflettori sulla cantieristica navale e sul destino della ex Rodriquez dopo la notizia ripresa dai quotidiani locali delle maxi-commesse e degli investimenti da 500 milioni di euro annunciati dal Gruppo Immsi di Colaninno, con una ricaduta occupazionale di 50 nuove assunzioni a Sarzana.
«Tutto questo – rincarano la dose Genovese e Alibrandi – mentre l’Autorità Portuale di Messina proroga la concessione delle aree della zona falcata alla società Intermarine sino al 2028. E allora qualcosa ci sfugge perché se gli investimenti vengono orientati tutti su Sarzana e qui non siamo informati né i sindacati né l’opinione pubblica su cosa è previsto in termini di commesse, di attività del cantiere e di utilizzo delle aree, allora si alimentano dubbi e incertezze. Vorremmo, quindi, capire qual è l’interesse e l’obiettivo di una concessione sino al 2028 senza attività produttiva. Chiediamo con forza la piena occupazione del Cantiere navale di Messina».
(144)