Non ci stanno i Segretari delle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil e tuonano contro gli ultimi provvedimenti adottati dal Commissario Croce che di fatto bloccano i pagamenti delle fatture alle cooperative e la proroga dei servizi sociali. «È una macelleria — dicono — a cui ci opporremo mettendo in campo ogni utile iniziativa a partire da martedì 28 maggio, con manifestazione sit-in dei lavoratori davanti al Comune a partire dalle 11.00». «Non saranno sufficienti i tornelli e le disposizioni che limitano l’accesso a palazzo Zanca per fermare la protesta dei lavoratori e degli utenti«Non se ne può più — dichiarano Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai — della gestione allucinante dei servizi sociali da parte del Commissario Croce. Prima sospende i servizi, poi i bandi di gara per l’affidamento dei servizi, adesso le proroghe e i pagamenti degli stipendi ai lavoratori. Un continuo giro di valzer, uno stillicidio che fa molto male ai lavoratori e agli utenti. Colpisce le fasce più deboli dei cittadini: anziani, disabili, ragazzi, bambini. I lavoratori tra sospensioni del servizio, mancato pagamento degli stipendi sono ridotti alla disperazione e alla fame. Mentre tra gli utenti ormai regna il caos assoluto i servizi che sono appena ripresi dopo oltre un mese di sospensione .rischiano un nuovo stop». «Non abbiamo più parole per definire questa drammatica situazione — continuano Crocè, Emanuele e Calapai. Il Commissario Croce sta bloccando servizi essenziali quali: asili nido, trasporto e assistenza dei disabili nelle scuole, il trasporto dei disabili nei centri riabilitativi, l’assistenza agli Anziani. Abbiamo l’impressione che in questi giorni si stia mettendo in atto una gestione della cosa pubblica a dir poco discutibile e verticistica da parte Commissario Croce, il quale ha l’obbligo di convocarci — proseguono — e che invece, nonostante le reiterate richieste di incontro, evita qualsiasi confronto. La crisi del Comune di Messina non può essere pagata dai soliti noti. È una vergogna alla quale agiremo con forza».
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