Una denuncia il cui autore era, fino ad ora, rimasto sconosciuto aveva portato alla luce la notizia dell’impiego, da parte dell’ex commissario dell’Ato 3, Antonio Ruggeri, di un furgone della Società per il trasporto di un gommone di proprietà da Portorosa a Larderia e viceversa. Concluse le indagini preliminari, l’Or.S.A. interviene per rendere noto che l’azione investigativa ha tratto avvio da un esposto dello stesso sindacato, depositato in Procura il 23 dicembre 2011, rimasto riservato. L’esposto, infatti, faceva riferimento a una serie di viaggi compiuti sulla tratta Messina-Falcone nei mesi estivi con l’automobile di servizio «per i quali, tra l’altro – riferiscono dall’Or.S.A. –, pare che i magistrati stiano optando per l’archiviazione alla luce di un nuovo orientamento giurisprudenziale che legittimerebbe l’uso dell’auto di servizio per raggiungere l’abitazione privata anche fuori dal comune di residenza, ma l’attività di indagine svolta, anche attraverso l’assunzione di fondamentali informazioni da parte di alcuni dipendenti della Società d’Ambito sentiti e regolarmente verbalizzati, ha portato alla scoperta dei “viaggi del gommone” per i quali pare sussistano tutte le ragioni per parlare di peculato». Il Segretario Regionale dell’Or.S.A., Mariano Massaro, ritiene importante rivendicare l’azione compiuta dai militanti del sindacato per sottolineare alcuni aspetti utili a promuovere l’azione del sindacato di base volta alla lotta diretta e alla denuncia: «A indagini concluse – afferma Massaro –, è giusto rendere noto che l’intervento della magistratura è stato possibile grazie anche alla coraggiosa azione dei lavoratori e dei militanti che non si sono piegati ai ricatti e alle vessazioni compiute da Ruggeri, attraverso la scellerata gestione del personale discriminato o favorito, secondo l‘appartenenza politico-sindacale e le denunce pretestuose contro i dirigenti dell’Or.S.A. con il chiaro obiettivo di frenarne l’azione di lotta».
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