Si è conclusa ieri sera con il dibattito sulla legalità e con l’intervista al leader della Cgil, Susanna Camusso, l’appuntamento messinese della 3^ Festa della Cgil di Messina che anche quest’anno si è svolto nell’area (ex) Fiera. Tre giorni di dibattiti, incontri, confronti e svago organizzati dal sindacato sotto lo slogan “Piazze del lavoro” con l’obiettivo di riportare l’attenzione sui problemi dei lavoratori, della crisi, del rilancio del Mezzogiorno. Come poi è stato grazie anche ai numerosi ospiti tra esponenti delle istituzioni, del sindacato, dell’associazionismo e del giornalismo che sono intervenuti. A partire dal nuovo sindaco Renato Accorinti e al presidente della Regione Rosario Crocetta, il ministro D’Alia, il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, ai dirigenti della Cgil, il segretario generale della Sicilia, Michele Pagliaro fino a Susanna Camusso che ieri sera è stata intervistata dal giornalista Luca Telese.
Camusso ha lungamente parlato della necessità di rilanciare l’occupazione a partire da quella giovanile e, dopo questi anni di progressivo impoverimento dei redditi di pensionati e lavoratori, di indispensabile riequilibrio a favore di quella parte del Paese che ha pagato il prezzo più alto alla crisi. Camusso ha anche risposto alle domande di gruppi di studenti dei corsi di giornalismo e Donne politica istituzioni dell’università di Messina soffermandosi sulla necessità di riconoscere ai precari – “che non sono più solo i giovani ma parliamo ormai almeno due generazioni”, ha detto- , diritti e tutele analoghe e pari a quelle del lavoro stabile, e di cambiare la cultura del nostro Paese che sul lavoro e in casa continua a discriminare le donne. “Oggi la legislazione è sostanzialmente paritaria eppure le italiane, a parità di lavoro, continuano a guadagnare meno degli uomini, a lavorare meno, ad avere meno diritti- ha osservato la leader Cgil-. A partire da quelli collegati alla maternità. Sono troppe in Italia le donne che dopo una gravidanza si licenziano , per mancanza di servizi, di sostegno alla genitorialità ma anche la pratica ancora diffusa delle dimissioni in bianco”.
Prima di Camusso sul palco della Festa erano saliti i rappresentanti regionali di Addio Pizzo insieme a Enrico Pistorino di Addiopizzo Messina, e a Umberto di Maggio, presidente di Libera Sicilia per parlare di legalità e dell’importanza di reimpiegare per scopi sociali i beni sequestrati alla mafia.
“Siamo soddisfatti di come è andata la Festa perché è davvero servita a riportare sotto i riflettori i problemi del nostro territorio a partire da quello dei troppi lavoratori che hanno perduto il posto o delle aziende in difficoltà che senza una precisa strategia politico-economica sono destinate a chiudere- commenta Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina-. Finita la Festa, ci auguriamo che il sindaco ma anche il presidente Crocetta sappiano portare avanti gli impegni assunti e i ragionamenti fatti”. Dopo gli interventi dei rappresentanti delle vertenze del territorio nel giorno di apertura, da quelli della Triscele all’Aicon fino a quello forte dei dipendenti della Fiera senza stipendio da 20 mesi, ieri sera prima dell’intervista di Camusso anche gli orchestrali del Vittorio Emanuele, dopo una breve esibizione, hanno chiesto alle istituzioni di salvare il Teatro e dare finalmente riconoscimento al loro lavoro.
La 3^ edizione della Festa della Cgil di Messina proseguirà l’11 e il 12 luglio a Milazzo in Marina Garibaldi e il 19 e il 20 luglio a Capo d’Orlando in piazza Matteotti.
(96)