Circa 500mila visite specialistiche e 30mila interventi programmati. Sono le prestazioni, in campo sanitario, che rischiano di saltare domani, lunedì 22 luglio, per la protesta di medici, veterinari e operatori della sanità pubblica che hanno proclamato 4 ore di sciopero all’inizio di ogni turno. In mattinata anche un sit-in al ministero dell’Economia, contro la mancanza di risorse e il blocco del contratto, fermo dal 2009.
Angela Rizzo, coordinatore provinciale del Tribunale per i Diritti del Malato, scrive: “Abbiamo a cuore la salvaguardia del nostro Servizio Sanitario Nazionale e comprendiamo le motivazioni che stanno alla base dello sciopero dei medici. Tuttavia siamo preoccupati per le conseguenze che, ancora una volta, ricadranno sui cittadini. Per questo lanciamo un appello a tutti i professionisti della sanità e ai Direttori generali, perché i disagi siano contenuti e perché le visite diagnostiche, specialistiche e di day surgery previste per quella data siano riprogrammate contestualmente nei successivi 7 giorni e gli interventi programmati per i successivi 15 giorni. Inoltre ci auguriamo che le risorse economiche inutilizzate per il pagamento delle ore non lavorate dai professionisti siano impegnate per garantire cure tempestive ai cittadini”.
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