In una nota la Flc Cgil non intende accogliere la proposta dell’amministrazione Accorinti che in assenza del bando di gara intende far autogestire a scuole e famiglie le mense.
Questa la nota della segretaria Graziamaria Pistorino:
“Lunedì 9 settembre alle ore 9, la FLC CGIL, congiuntamente alla CGIL di Messina, ha posto all’attenzione del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione del Comune la richiesta di convocazione di un tavolo, rivolto ai Dirigenti Scolastici e alle parti sociali, sul tema, ormai urgente, dell’avvio del servizio di refezione.
L’amministrazione ha dimostrato immediata disponibilità, fissando la conferenza dei servizi per martedì 17 alle ore 17 presso il Salone delle Bandiere.
Durante il breve incontro con Graziamaria Pistorino segretaria della FLC CGIL, il Sindaco Accorinti ha affrontato la questione “a più mani” confrontandosi con l’assessore all’Istruzione Patrizia Panarello e l’assessore al Bilancio Guido Signorino.
Purtroppo, vengono confermate le notizie su quanto l’amministrazione aveva già fatto filtrare attraverso gli organi di stampa. E’ stato riferito che non essendoci le condizioni, a situazione data, per bandire la gara e, considerato l’obbligo del recupero minimo del 36% del costo del servizio di refezione (vincolo prescritto per un comune in pre-dissesto), l’avvio della mensa dovrà essere subordinato all’attivazione di una collaborazione tra le scuole e il comune e che quest’ultimo non potrà prendersi carico della spesa prevista.
Di fronte a possibili autogestioni delle scuole (con opzioni e tariffe legate alle possibilità delle famiglie!) o a poco salubri “pranzi a sacco”, non possiamo dimenticare che il servizio di Medicina scolastica è tenuto a verificare che i bambini consumino un pasto igienico all’interno di una dieta equilibrata e salutare.
Ricordiamo che già nel dicembre del 2012, il Commissario Croce aveva dichiarato di non poter affrontare il costo della refezione scolastica e che, anche grazie alla petizione popolare lanciata dalla CGIL, che dal 15 al 23 dicembre, in soli 9 giorni aveva raccolto la sottoscrizione di 3528 firme, tra interruzioni e riavvii, il servizio era stato salvato e con questo anche l’occupazione dei 95 addetti mensa e degli oltre 190 insegnanti titolari su posti a tempo pieno nel comune di Messina.
Graziamaria Pistorino, la segretaria della FLC CGIL di Messina, a seguito dell’incontro, dichiara: “Se non si troverà una soluzione, quasi 3200 alunni di 73 plessi messinesi (105 sezioni di scuola dell’infanzia e 92 classi di scuola primaria in città funzionano a tempo pieno) non potranno usufruire di un servizio che è un diritto innegabile per l’accesso alle pari opportunità educative di ogni bambino e, in casi sempre più numerosi, un autentico sostegno per le famiglie. Bisogna comprendere che il servizio mensa è, innanzitutto, il presupposto per il tempo pieno, un modello didattico che attraverso l’apprendimento a scuola, cerca di ridurre al minimo le differenze dei punti di partenza culturali delle famiglie in attuazione dell’art. 3 della Costituzione: non è accettabile che le istituzioni pubbliche si possano arrendere di fronte al più elementare dei bisogni: la scuola pubblica garantita a tutti!
Non è accettabile che la comunità civile non si assuma il carico di sostenere la formazione dei bambini, attraverso la condivisione solidale di quella che, fino al 2013, ha rappresentato l’unica voce per l’esercizio del diritto allo studio nel bilancio del Comune di Messina”.
Graziamaria Pistorino, conclude: “L’amministrazione comunale sembra aver colto l’importanza della questione con l’apertura immediata del tavolo di discussione con i Dirigenti Scolastici fissato per martedì 17. Ci auguriamo che il diritto allo studio in questa città rappresenti una priorità sui vari capitoli di spesa e che il diritto alle pari opportunità parta dalla possibilità che i bambini consumino lo stesso pasto in tutti i quartieri della città, da Villa Lina a Via Garibaldi, da Rione Mangialupi a Viale Annunziata!”
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