L’Atm da carrozzone a risorsa per la citta’ si proceda senza ulteriori indugi. Orsa Ugl Cub : No allo spacchettamento – Trasformazione in unica società’ gestore della mobilita’ dell’area metropolitana – Una New Co moderna a capitale pubblico ma capace di stare sul mercato
Si proceda alla trasformazione dell’Atm (per scissione) in S.p.a. , come imposto dalla normativa di legge e secondo le modalità previste dall’art. 115 D.lgs. 267/2000 – questa la proposta portata al tavolo convocato oggi dal Commissario Croce , da Orsa , Ugl e Cub . “Auspichiamo la creazione di un’unica Societa’ a capitale pubblico gestore dell’intera mobilita’ urbana cittadina , diversa dall’attuale carrozzone mal gestito e vittima della cattiva amministrazione della cosa pubblica, hanno dichiarato Michele Barresi , Francesco Alizzi e Francesco Urdi’ responsabili dei settori trasporti di Orsa , Ugl e Cub.
Abbiamo proposto la creazione di un’unica Spa organizzata al suo interno in tre aree di business e in direzioni centrali :
– Divisione esercizio e TPL
– Divisione Manutenzione e infrastrutture
– Divisione commerciale e parcheggi
focalizzate sullo sviluppo dei rispettivi rami di business in autonomia gestionale ma all’interno di un’unica Societa’ ( Spa ) che ne determina le linee guida di controllo,redige il bilancio finanziario complessivo ,le strategie di mercato mantenendo ferma la natura sociale e pubblica del servizio di trasporto cittadino. “La costituzione di “aree di business” consentirebbe , evitando ogni ipotesi di spacchettamento dell’attuale Atm in più società’ , proposta che da subito abbiamo giudicato inutile e pretestuosa ,continuano Orsa Ugl e Cub , di dotare la nuova Azienda di tre “Divisioni Operative” , strutture snelle , specializzate in prodotti specifici ed in grado di avere la necessaria autonomia gestionale, mantenendo tuttavia ogni attivita’ all’interno di un’unica Societa’ e in capo ad un unico consiglio di amministrazione “
Il nuovo soggetto dovra’ assicurare – secondo la proposta sindacale – nei rapporti con la proprieta’ – all’interno di uno specifico “contratto di servizio” un modello gestionale finalizzato a criteri di economicità ed efficacia con una riduzione dei costi di gestione del servizio e di efficentazione; un soggetto unico che sia il riferimento di tutte le politiche del traporto urbano in una prospettiva di area metropolitana ( mettendo in sinergia gestionale trasporto su gomma – ferro – mare ) della gestione dei parcheggi , della segnaletica e della manutenzione di tutti i mezzi comunali e delle partecipate. Reputiamo – continuano Barresi ,Alizzi e Urdi’ – che per la trasformazione sia necessario uno studio approfondito sulle modalità di realizzazione, e proponiamo in tempi brevi di redigere un piano di trasformazione, per scissione, dell’Azienda Speciale ATM in una S.p.a., a capitale pubblico (art. 115 D. Lgs.) tenendo in vita la vecchia ATM, fino al ripianamento dei debiti ancora in essere . Ripianamento debiti da ottenersi attraverso il trasferimento di parte di essi in capo alla nuova S.p.a., con un piano di ammortamento pluriennale e compensazione , sia attraverso gli utili che la nuova azienda potra’ produrre sia attraverso la dotazione patrimoniale in capo alla nuova societa’ dei parcheggi a raso e multipiano e di tutti quegli immobili e valori patrimoniali di pertinenza della mobilità urbana che devono, dopo essere censiti, esserle conferiti.
Prevedere la stesura di un Piano Industriale che abbia come unico obiettivo rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico locale, e garantirne al tempo stesso la funzione sociale, assicurare continuità occupazionale a tutto il personale attualmente in forza all’Azienda ( ivi compresi contrattisti e addetti Ztl ) mediante il passaggio diretto al nuovo soggetto gestore, con garanzie di continuita’ contributiva ,del fondo TFR e degli attuali trattamenti economici , normativi e contrattuali. La proprieta’ intercetti da subito investimenti pubblici e privati per incrementare l’attuale numero di bus disponibili necessario per mantenere su livelli accettabili il contributo della Regione per i chilometri percorsi, – il sindacato – continuano Orsa Ugl e Cub – si e’ reso disponibile a riorganizzare la pianta organica del personale attraverso percorsi formativi e di riqualificazione per ottimizzare i livelli di produttività’ . “Acquisizione di maggiori e nuove professionalita’ competenti in materia di trasporto e di marketing e formazione specializzata nell’area manutentiva sono i primi interventi necessari unitamente all’esodo pensionistico volontario ed eventuale turn over di personale per svecchiare l’attuale consistenza. “Troppo tempo si e’ lasciato trascorrere ed in tal senso abbiamo dato nell’odierno incontro disponibilita’ al Commissario di procedere con la massima celerita’ – continuano Barresi Alizzi e Urdi – adesso e’ ora che il carrozzone Atm diventi una risorsa per questa citta’ ed e’ quanto mai necessario mettere in campo l’impegno disinteressato e il massimo senso di responsabilita’ di tutte le parti coinvolte nel processo a cominciare dal Consiglio Comunale fino alla Regione che troppo spesso hanno contribuito nel recente passato, con omissioni o scelte discutibili, ad acuire le criticita’ gestionali e finanziarie dell’Atm , frutto delle pessime amministrazioni cittadine dell’ultimo decennio”.
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