All’Atm la situazione non si
sblocca. Il sindacato Orsa, in una nota, sollecita la Regione a erogare i contributi chilometri dovuti dal settembre 2011.
Questo il testo:
“Mancano dal settembre 2011 nelle asfittiche casse dell’atm i contributi di esercizio che la Regione Sicilia ha obbligo a norma di legge ( ex l.r. 68/83 artt. 4 e 10 ) di erogare alle aziende di trasporto pubblico a fronte dei chilometri percorsi annualmente. Circa 2 euro a chilometro per il gommato che moltiplicati per 3 milioni e 850 mila km percorsi dai bus dell’azienda di via La Farina dal gennaio 2012 fino al 30 settembre 2013 ( 2.5 milioni km/anno 2012 – 1.350 milioni km al 30/9/2013) arrivano ad un credito di circa 7 milioni e 700 mila euro. Ed anche sui contributi dell’anno 2011 quando vennero percorsi circa 2.8 milioni di km l’atm sembra non abbia avuto saldate tutte le risorse dovute. Le somme sono calcolate al lordo dei pignoramenti subentrati negli ultimi mesi ma comunque e’ chiaro come siano risorse preziose e irrinunciabili per la sopravvivenza dell’atm, e che la Regione ad oggi si ostina a non versare trattenendole in virtù’ di un contenzioso legale in atto e non ancora definito sul conteggio chilometrico relativo al quinquennio 2003/2007 .
“La Regione ha sempre dichiarato sin dall’agosto 2011 di attendere la creazione della Spa ed il contratto di servizio quali segnali di cambiamento di rotta in casa Atm per sbloccare i contributi dovuti alla società’ partecipata ad oggi fermi da quella data- dichiarano Mariano Massaro e Michele Barresi del sindacato Or.SA – invece apprendiamo che lo sblocco delle risorse regionali viene subordinata in realtà’ alla proposta di una rateizzazione del presunto debito relativo al contenzioso ancora aperto sul chilometraggio , proposta che ci risulta sia stata avanzata all’amministrazione comunale nella recente riunione di giunta regionale tenutasi a Messina dal Governatore Crocetta”
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Tali ipotesi sarebbe paradossale e dimostrerebbe come la Regione Sicilia , senza peraltro mai dare formale giustificazione all’azienda , abbia bloccato risorse dovute per legge all’Atm a fronte di un debito oggetto ancora di una vertenza giudiziaria in corso senza attendere neppure il primo grado di giudizio e dando per buona l’unica perizia di un consulente di parte ( non un CTU ) che stima un debito per differenze chilometriche a danno della Regione pari a 15 milioni di euro.
“Sostanzialmente si intuisce che la Regione sospende sul fine 2011, a garanzia di un debito la cui veridicità’ e consistenza e’ ancora oggetto di una causa giudiziaria pendente, l’erogazione di risorse dovute che nulla hanno a che fare col periodo del contenzioso , il tutto solo a mero titolo cautelativo trascurando che l’atm e’ ancora un’azienda speciale – continuano Massaro e Barresi – pertanto la legge in materia vincola il Comune di Messina quale unico garante di ogni debito della partecipata e pertanto nulla giustifica il blocco perpetrato in questi anni delle risorse dovute all’azienda da parte della Regione che così facendo avrebbe contribuito di fatto al processo di fallimento finanziario dell’Atm.
Ci chiediamo anche quale sia la giustificazione della mancata erogazione dei 651 mila euro che la stessa Regione aveva gia’ riconosciuto all’atm nel dicembre 2012 – durante il commissariamento Alligo – soldi anch’essi misteriosamente bloccati all’assessorato regionale e mai arrivati nelle casse di via La Farina sebbene riconosciuti come dovuti quale prima quota dei 3.4 milioni del contratto nazionale autoferrotranvieri.
“Piu’ volte abbiamo denunciato negli anni come l’atm fosse vittima di una cattiva gestione ma anche della mala politica – continua l’Orsa – e non vorremmo che si ripetessero oggi analoghe esperienze anche con le nuove amministrazioni Regionali e Comunali – con i lavoratori e gli utenti a pagarne le conseguenze . – Chiediamo pertanto al Prefetto di Messina di convocare un tavolo di confronto con le parti al fine di dirimere la problematica – verificando lo stato debiti/crediti tra azienda e Regione e sbloccare tutte le risorse dovute all’Atm senza procedere ad alcuna forma di rateizzazione ma facendo, come previsto, del comune l’ente garante di ogni eventuale debito , operazioni essenziali per poter redigere il bilancio consuntivo 2012 dell’azienda, garantire il proseguimento del servizio pubblico cittadino e gli stipendi dei lavoratori ancora fermi al mese di luglio. Abbiamo gia’ inoltrato lo scorso novembre un esposto in procura – continua l’Or.SA – denunciando le gravi circostanze che hanno portato progressivamente al collasso le casse dell’atm ed impedito la certificazione dei bilanci dal 2003 ad oggi – e siamo pronti a fare analoga denuncia contro la Regione Sicilia nel caso perdurasse l’attuale ingiustificato blocco dei contributi dovuti all’azienda”.
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