Da sinistra Giovanni De Leo (Ragioniere generale), Nino Interdonato (Consigliere comunale) e Cateno De Luca (Sindaco) - riunione bilancio comune messina

Messina. Avviate le pratiche per approvare il bilancio 2017 ed evitare il commissariamento

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Messina. Presentare il bilancio consuntivo 2017 ed evitare che venga nominato un commissario ad acta: questa la prima vera prova che la giunta De Luca dovrà affrontare nei prossimi giorni.

Il sindaco Cateno De Luca ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, il ragioniere generale di Palazzo Zanca, Giovanni De Leo, e il consigliere comunale Nino Interdonato, presidente uscente della Commissione Bilancio.

Obiettivo di questo primo confronto era effettuare una prima analisi dei documenti finanziari del Comune di Messina e, così, accelerare la stesura del Bilancio consuntivo 2017 e confermare il Bilancio previsionale 2018-2020.

La vera priorità, però, è il consuntivo 2017 per il quale Palazzo Zanca ha già ricevuto formale diffida l’11 giugno scorso, come tutti gli altri enti inadempienti, dal Dipartimento delle autonomie locali – Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica della Regione Siciliana.

La mancanza del bilancio consuntivo 2017, per il quale il termine di presentazione scadeva il 30 aprile scorso, pone infatti il Comune di Messina di fronte al rischio di essere – nuovamente – commissariato o che sia necessario affrontare costi aggiuntivi per l’Amministrazione.

Tenendo conto di questa urgenza è stato deciso, nella riunione avvenuta ieri pomeriggio, di trasmettere al Collegio dei Revisori dei Conti la proposta di Bilancio previsionale approvata dalla Giunta Accorinti lo scorso 21 giugno, proponendone al Consiglio comunale l’approvazione così per come è stata esitata con gli eventuali rilievi ed integrazioni richiesti dal Collegio dei Revisori.

«La soluzione di proseguire col ‘Bilancio-ponte’ – ha spiegato il Sindaco De Luca – scaturisce dalla necessità di evitare il commissariamento per la mancata approvazione e avere il tempo necessario per avviare una complessiva ricognizione economico-finanziaria, anche in relazione alla riformulazione del Piano di Riequilibrio da effettuarsi entro 90 giorni dall’inizio del nuovo mandato».

Sembra che in prima istanza sarà, dunque, utilizzato il bilancio previsionale approvato dalla scorsa Amministrazione e, plausibilmente, si riproporrà in Consiglio l’ipotesi di dilazione del Piano di Riequilibrio in 20 anni.

De Luca ha poi concluso: «In considerazione del fatto che i termini del Bilancio di Previsione 2018-2020 sono scaduti il 31 marzo e quelli del Conto Consuntivo il 30 aprile, si procederà a sollecitare gli uffici al completamento degli adempimenti in itinere per poter sottoporre al Consiglio comunale anche l’approvazione del Bilancio consuntivo 2017 non esitato dalla Giunta Accorinti».

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