Porte aperte alla Camera di commercio, ieri pomeriggio, in occasione della prima “Settimana della Cultura”.
I visitatori, accompagnati dagli studenti del Liceo artistico ”Basile”, hanno potuto ammirare le sale e gli uffici di rappresentanza del Palazzo camerale, insieme alle numerose opere d’arte custodite al loro interno. Tra queste, il dipinto “La resa della Cittadella di Messina” dell’artista messinese Gregorio Panebianco, esposto a Napoli nel 2011 in occasione della mostra per il 150. anniversario dell’Unità d’Italia, e il dipinto “Veduta del lago di Ganzirri” di Giuseppe La Maestra.
«La Camera di commercio, considerata l’espressa volontà di collaborare della scuola e l’entusiasmo manifestato dagli studenti – afferma il commissario dell’Ente camerale, Daniele Borzì – ha preferito che il “ciceronismo” fosse affidato ai ragazzi stessi, offrendo loro, in tal modo, la possibilità di proporsi sul territorio oggi come studenti, domani quali professionisti o imprenditori».
Ammirati, inoltre, i busti marmorei dello scultore Giovanni Scarfì raffiguranti Umberto I di Savoia e il banchiere Patrizio Rizzotti, presidente della Camera di commercio di Messina nella seconda metà dell’Ottocento.
«La Camera di commercio ha aderito a questa manifestazione – aggiunge il segretario generale della Camera di commercio, Alfio Pagliaro – in quanto la cultura e l’amore per il proprio territorio possono essere leva di rilancio della città. Un input per l’avvio di iniziative analoghe che possono rendere dinamica Messina e la sua provincia».
( nella foto i busti di Umberto I e Patrizio Rizzotti)
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