I Carabinieri hanno tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere un pregiudicato per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, 49enne della provincia di Messina, maltrattava la moglie sia fisicamente che verbalmente ed era arrivato a minacciarla di morte. La donna, per sfuggirgli, si era trasferita in un altro comune, ma lui era riuscito a rintracciarla. Per fortuna, sono intervenute le forze dell’ordine.
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Mistretta, con la collaborazione nella fase esecutiva dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Patti, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno arrestato un 49enne di Mistretta, già noto alle forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e minacce in danno della moglie.
L’uomo da anni, a causa della morbosa gelosia e dell’abuso di alcool, maltrattava la moglie sia fisicamente che verbalmente, arrivando in qualche occasione a minacciarla puntandole un’arma, soggiogandola psicologicamente anche dietro la minaccia di compiere gesti autolesionistici. Il tentativo di suicidio dell’uomo, avvenuto il 15 giugno u.s., ha dato avvio alle indagini dei Carabinieri di Mistretta che hanno così potuto ricostruire le continue violenze fisiche e psicologiche che la donna ormai subiva da anni ed attivare il c.d. Codice Rosso, introdotto dalla Legge n. 69 del 2019 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”.
I Carabinieri, una volta ricostruita la grave situazione familiare della donna, hanno immediatamente informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, retta dal Procuratore Capo Dott. Angelo Vittorio Cavallo, che, assunta la direzione delle indagini e all’esito di un’attività investigativa approfondita, ha richiesto al G.I.P. del Tribunale di Patti l’emissione, a carico del 49enne, di una ordinanza di custodia cautelare in Carcere. La vittima, per sfuggire ai continui maltrattamenti, si era trasferita presso un familiare in un comune salernitano ma l’uomo, venuto a conoscenza del luogo ove la moglie si era rifugiata, telefonicamente la minacciava dicendole che sarebbe andato a trovarla per ammazzarla. Ricevuta la segnalazione da parte della donna, i Carabinieri di Mistretta immediatamente informavano il Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini, Dott.ssa Federica Urban, che disponeva immediatamente la localizzazione dell’utenza cellulare del 49enne ed informava il G.I.P. del Tribunale di Patti, dott. Andrea La Spada, il quale ha emesso tempestivamente il provvedimento di cattura dell’uomo.
Proprio la localizzazione del telefono cellulare del 49enne permetteva di accertare che effettivamente l’uomo si era messo in viaggio per raggiungere la moglie, pertanto sono stati informati i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, competenti sul comune ove la donna si era rifugiata, che attivavano una cornice di sicurezza attorno la donna tesa a scongiurare il grave delitto annunciato. L’uomo, nel primo pomeriggio, grazie alla localizzazione ed ai mirati servizi perlustrativi posti in essere dai Carabinieri, veniva rintracciato nel salernitano dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Patti, è stato arrestato ed associato alla casa circondariale di Salerno Fuorni, in attesa del previsto interrogatorio di garanzia. L’assoluta sinergia tra Carabinieri, Procura della Repubblica e Ufficio GIP del Tribunale costantemente in contatto per seguire l’evolversi della vicenda, ha permesso di scongiurare il peggio.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
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