Importante azione di contrasto al bracconaggio conclusa dai finanzieri della Compagnia di Messina, lo scorso 20 ottobre. Durante alcuni controlli effettuati al porto, la GdF ha fermato un traffico di volatili tra la sponda calabra e quella siciliana.
Ad attrarre l’attenzione dei militari, il nervosismo manifestato dal conducente di una piccola utilitaria durante il controllo della sua auto. Nascosti nel portabagagli, infatti, c’erano circa 600 volatili di specie protetta – frosoni, cardellini, verzellini e verdoni – costretti all’interno di cassette di plastica, scatole di cartone e di legno.
Le ipotesi di reato a carico di B.A., attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Messina, sono la detenzione di specie protette, di trappole per la fauna selvatica e di altre attrezzature per la cattura di uccelli, oltre alla detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, secondo quanto stabilito dall’articolo 727 del Codice Penale che punisce chi maltratta gli animali.
Gli uccelli sono stati sequestrati e, quelli ancora in vita, affidati in custodia al personale Veterinario del Centro Recupero fauna selvatica dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali, che ha provveduto ad accertarne lo stato di salute per la successiva liberazione.
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