Condannata in primo grado Emilia Barrile. La sentenza è di otto anni e tre mesi di carcere per l’ex presidente del Consiglio Comunale, nell’ambito del processo Terzo Livello, frutto di un’operazione che coinvolge diversi nomi noti a Messina tra professionisti, imprenditori e politici.
L’operazione, scattata nell’agosto del 2018, aveva visto ben 13 misure cautelari, ad altrettanti soggetti, accusati di aver gestito la “cosa pubblica” con fini privati. Coinvolte direttamente anche tre imprese e sequestrati beni per un valore di oltre 35 milioni di euro. Oggi risulta assolto un solo imputato, Leonardo Termini, allora presidente dell’AMAM.
Tra i condannati in primo grado figurano, invece, il commercialista Marco Ardizzone e l’ex direttore generale di ATM Daniele De Almagro. Nello specifico, la Procura, guidata da Maurizio De Lucia, aveva ipotizzato a carico dei 17 rinviati a giudizio, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, induzione indebita, accesso abusivo a un sistema informatico e intestazione fittizia di bene.
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