Lavoro in nero e violazioni alle norme di sicurezza: è questo quanto rilevato dall’Ispettorato del Lavoro nell’ultimo mese hanno effettuato controlli su diverse ditte tra Messina e provincia. Delle 37 imprese finite nel mirino dei Carabinieri, 19 sono risultate irregolari. Staccate sanzioni amministrative per un totale di 625mila euro.
Sotto accusa diversi tipi di attività: enti di formazione, bar e ristoranti, edilizia, officine, panifici, asili nido privati, esercizi commerciali e rivendite auto. 37 le ditte ispezionate dal nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, delle quali 19 sono risultate irregolari. 129 i lavoratori sottoposti a controllo, di cui 25 totalmente in nero.
In 8 casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 81/2008, per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro. Tale provvedimento risulta già revocato avendo il responsabile regolarizzato la posizione dei lavoratori in nero e pagato la sanzione amministrativa aggiuntiva.
19 datori di lavoro sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata formazione ed informazione dei lavoratori, mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale, mancata sottoposizione personale a visite mediche obbligatorie), violazione delle norme a tutela dei lavoratori minori, ed utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza senza autorizzazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Messina.
Le sanzioni amministrative e le ammende ammontano ad oltre 625.000,00 euro complessivamente.
Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Gruppo di Palermo
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