Dovranno presentarsi davanti ai giudici della seconda sezione penale, il prossimo 26 ottobre, gli ex consiglieri comunali, Elio Sauta e Gaetano Caliò, rinviati a giudizio dal Gup Maria Teresa Arena nell’ambito del procedimento penale scaturito dall’inchiesta sugli oneri riflessi.
Sauta e Caliò sono accusati di truffa e falso. E a processo vanno anche due dirigenti di enti, Nicola Bartolone e Marco Arcidiacono, datori di lavoro dei due ex consiglieri.
Gli oneri riflessi rappresentano il corrispettivo dello stipendio che il Comune di Messina paga ai datori di lavoro dei consiglieri comunali che si assentano per motivi legati a sedute d’aula e di commissione.
L’inchiesta, scattata nel novembre 2013 con una serie di acquisizioni atti al Comune ( delibere e spese attestanti l’effettiva riscossione degli oneri riflessi) aveva stabilito che gli ex di Palazzo Zanca, con la complicità dei loro datori di lavoro, titolari di cooperative sociali, avessero attestato falsamente attività lavorative stipendiate che poi venivano rimborsate dal Comune. Furono indagati anche questi ultimi con i consiglieri.
In particolare, per Sauta e Caliò la Polizia Giudiziaria aveva spulciato la documentazione da gennaio 2011 in poi. Nel 2011, Caliò era formatore dell’Aram, l’ente di Formazione del quale Sauta era Direttore Regionale, ente finito sotto inchiesta nel luglio 2013 nell’ambito della operazione Corsi d’oro.
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