La Procura non ha mollato, e neanche la Squadra Mobile, così per la morte di Ilaria Boemi, adesso, ci sono altre due persone arrestate.
Secondo la ricostruzione della Polizia, e’ un trentunenne messinese ad avere venduto a Ilaria Boemi la “Maddy”, la “Maddalena”, che ha provocato la morte della sedicenne per arresto cardiocircolatorio. L’altro arrestato e’ un quarantenne ritenuto responsabile anche di violenza sessuale, oltre che’ di cessione di sostanze stupefacenti a minore. A dicembre erano state arrestate tre ragazze, tutte all’epoca minorenni. Le indagini della Squadra Mobile hanno delineato ulteriori contorni della vicenda che 6 mesi fa, agosto 2015, ha scosso la città di Messina.
Ricostruendo le responsabilita’ dei due che stamane sono stati raggiunti dall’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Messina, su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro e del sostituto procuratore Stefania La Rosa, il Mdma letale e’ arrivato la sera del 9 agosto scorso nelle mani di Ilaria, insieme ad un’altra dose della stessa sostanza. Ilaria ne ha sbriciolata una prima parte in una bottiglietta di plastica usando una forbicina, ha poi aggiunto un po’ di birra e l’ha passata alle due persone che quella sera erano in macchina con lei. Poi ha sciolto la restante parte e l’ha mandata giu’. Le ore che seguono vedono momenti di euforia e delirio provocati dalla droga, che le faceva provare “l’amore per il mondo intero”, a momenti di malessere. Ilaria infatti ballava, parlava velocemente, sudava, delirava. Ma la ragazza morira’ poco dopo. I tre dopo eessersi spostati dal centro citta’ alla zona nord, hanno raggiunto la spiaggia, e lì è stata lasciata Ilaria, già in coma. All’arrivo dei soccorsi i due amici con cui ha preso l’ecstasy non erano con lei. Oggi sono stati arrestati Giuseppe Restuccia, 31 anni, e Pietro Triscari, 39 anni. Il primo e’ accusato di aver ceduto la droga che, attraverso una serie di passaggi e’ poi arrivata ad Ilaria; il secondo era l’uomo che quella sera si trovava con la ragazza ed un’altra minorenne sulla spiaggia del Ringo. Oltre alla cessione di droga gli viene contestato un altro caso di violenza sessuale nei confronti di due minorenni. Per il tentativo di violenza sessuale nei confronti di Ilaria e dell’altra ragazza che quella sera era sulla spiaggia, la procura aveva già chiesto l’arresto, negato sia dal gip che dal tribunale del Riesame. Adesso, però, si aggiungono recenti dichiarazioni di due ragazze per episodi precedenti avvenuti dopo la consumazione di droga.
Contestato anche di aver ceduto hashish e marijuana ad altri minori. “Sul caso di Ilaria – ha detto nel corso della conferenza stampa il procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro- non si e’ mollato nemmeno per un attimo, la morte di questa ragazza ha scosso la coscienza di tutti”.
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