I Carabinieri hanno colto in flagranza di reato e arrestato un 31enne accusato di aver picchiato la convivente. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, all’arrivo dei militari ha inveito contro di loro e li ha minacciati. Adesso dovrà rispondere per i reati di resistenza, violenza, oltraggio a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia
Giovedì scorso, i Carabinieri di Graniti sono intervenuti in un’abitazione privata poiché avevano ricevuto segnalazione che una donna era stata maltrattata dal proprio convivente. La pattuglia della Stazione Carabinieri di Graniti si è recata presso l’abitazione, ove l’uomo, convivente e sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati, alla vista dei militari ha iniziato ad inveire contro di loro minacciandoli e tentando di impedire loro di parlare con la donna. I militari comunque hanno raggiunto la donna notando che, seppur parzialmente celati dall’applicazione di un trucco abbondante, presentava evidenti ecchimosi ad un occhio e ad un orecchio.
La donna è stata accompagnata nella sede del Comando Stazione Carabinieri di Graniti per essere sentita dagli inquirenti e, dopo un’iniziale reticenza, riferiva di aver subito le lesioni da parte del convivente. I Carabinieri hanno fatto intervenire i sanitari del 118 che hanno visitato la vittima e la hanno trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Taormina, ove, al termine degli accertamenti sanitari, è stata riscontrata affetta da traumi contusivi al volto e da una frattura alle costole.
L’uomo è stato pertanto arrestato in flagranza per i reati di resistenza, violenza, oltraggio a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia ed al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Messina.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.
L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
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