Sono 28 le persone arrestate stamane dalla Squadra Mobile di Messina, per traffico di droga. L’ordinanza di misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, Dott. Antonino Genovese, su richiesta dei Sostituti Procuratori della DDA, Giuseppe Verzera e Camillo Falvo, ha colpito al cuore un sodalizio criminale, attivo su Messina e provincia, considerato la principale organizzazione in città dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con esponenti ritenuti affiliati al clan Mangialupi.
Fiumi di droga – hashish, cocaina, eroina e marijuana – acquistati in Calabria, veniovano stoccati, lavorati e distribuiti a Messina e provincia, sino a sforare nel catanese.
I soggetti raggiunti stamani da custodia cautelare in carcere sono 23. Cinque agli arresti domiciliari. All’operazione, chiamata “Vicolo cieco”, hanno collaboratao le sezioni investigative dei Commissariati della nostra provincia e della Squadra Mobile di Siracusa, Enna, Catania, Trapani, Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia.
Custodia cautelare in carcere per:
ARENA Giuseppe, detto ‘Teppe”, di Messina, 38 anni, già detenuto al carcere di Gazzi; ARICO’ Antonino, di Messina, 43 anni; ASPRI Angelo, di Messina, 31 anni; BALUCE Maria, detta “Marisa”, di Messina, 37 anni; BARTONE Luciano, di Messina, 43 anni; CAPRIA Giovanni, di Messina, 25 anni; CASABLANCA Antonino, di Messina, 38 anni; CORRIDORE Nunzio, di Messina, 37 anni; CUSCINA’ Giovambattista, di Messina, 35 anni; DE DOMENICO Francesco, di Messina, 42 anni; DE LUCA Salvatore, di Patti, 27 anni; ERBA Pasquale, di Messina, 47 anni; FURNARI Salvatore, Messina, 51 anni; GANGEMI Salvatore, di Messina, 49 anni; MISITI Achille, nato a Milano, 34 anni; MUSCARA’ Antonino, di Messina, 4 anni; RAGUSA Daniele, di Messina, 23 anni; SCHEPIS Basilio, di Milazzo,53 anni; SCHEPIS Felice, di Messina,38 anni; SCHEPIS Giovanni,di Messina, 48 anni, già detenuto al carcere di Vibo Valentia; SCHEPIS Santino Emanuel, di Messina, 25 anni; TAMBURELLA Francesco, di Messina, 31 anni; TROVATO Alfredo, di Messina, 49 anni.
Arresti Domiciliari per:
ASSENZIO Giovanni, di Messina, 49 anni; TRIOLO Giuseppe, di Messina, 33 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari presso la Comunità Faro in Marsala (Tp); CATALANO Alessandro, di Messina, 222 anni; DE LUCA Salvatore, nato a Magenta (MI), 36 anni; PARATORE Francesca, di Messina, 34 anni.
L’indagine, lunga e complessa, è stata avviata dalla Squadra Mobile, diretta da Giuseppe Anzalone, nel dicembre del 2010, quando 64 persone furono individuate e denunciate, a vario titolo, come afffiliati ad un gruppo attivo nel narcotraffico, quello che gli inquirenti ritengono guidato dai fratelli Basilio, Giovanni e Felice Schepis.
I successivi sviluppi hanno poi delineato un gruppo ben più rilevante ed organizzato con una struttura tentacolare ed una propria rete di distribuzione capillare, che permetteva di alimentare l’attività di spaccio al dettaglio e di provvedere al rifornimento di altri sodalizi minori, con spacciatori operanti su tutto il territorio.
Non è stato semplice ricostruire il modus operandi del gruppo che agiva affinché nulla potesse trapelare. Comunicazioni telefoniche brevi e criptiche, luoghi di volta in volta sempre diversi per avviare e concludere trattative, schede telefoniche “pulite” ed auto non sospette, per il trasporto di grossi quantitativi di droga, hanno protetto il gruppo. Fino a quando immagini ed intercettazioni ambientali e telefoniche, più il supporto delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentiro di smantellato, pezzo per pezzo, l’organizzazione criminale.
Secondo quanto stabilito dalle indagini, a capo del gruppo c’era Alfredo Trovato, che aveva il compito di pianificare tutte le strategie relative ai contatti con i fornitori, alla distribuzione della droga, al recupero dei crediti maturati. Al suo fianco c’era Giuseppe Arena, suo braccio destro. A seguire Salvatore Gangemi, che provvedeva ad effettuare le consegne della droga e a custodire lo stupefacente spostandolo di volta in volta. Maria Baluce e Luciano Bartone- sempre a detta dell’accusa – custodivano nella loro abitazione, sostanza stupefacente e attrezzature per il taglio ed il confezionamento. Antonino Casablanca era “l’assaggiatore ufficiale”: doveva “degustare” la droga al fine di verificarne la qualità. Ed infine Capria, Corridore, Cuscinà’, De Domenico, Erba, Muscarà, Ragusa, De Luca e Aricò erano i pusher accreditati dell’intera associazione.
I poliziotti hanno poi scoperto la zona operativa scelta dal gruppo, una vera e propria roccaforte nelle immediate prossimità del rione Mangialupi, il cui crocevia e sala operativa era un esercizio commerciale ben noto del quartiere, costantemente presidiato e reso ancora più difficile da penetrare dagli investigatori per la peculiare conformazione dei luoghi, caratterizzata da vicoli stretti e budelli ciechi. Uno di questi, appena un vicoletto, era principale luogo di trattative e scambi.
Nel corso delle indagini, fu proprio la costante sorveglianza del vicoletto e dell’area limitrofa a consentire l’arresto del fratello del capo dell’organizzazione sgominata oggi – Franco Trovato – resosi irreperibile il 19 dicembre del 2011 quando, nel corso dell’operazione Ruota Libera, si sottrasse alla cattura. Fu stanato pochi giorni dopo, il 29 dicembre dello stesso anno. In quell’occasione fu arrestato in flagranza di reato anche Mario Rizzo, detto “Mizzica”, ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento personale.
L’arresto di Trovato costituì uno step importante per le indagini, caratterizzate da altri arresti e sequestri di droga, come avvenne nell’agosto del 2011 o nel settembre dello stesso anno ed ancora nel gennaio del 2012.
Durante le perquisizioni domiciliari di stamane, all’interno di alcune abitazioni, sono stati rinvenuti 600 grammi tra cocaina, eroina e marijuana e 71.000 euro, somma ritenuta provento di attività illecite.
( nella foto Alfredo Trovato)
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