Operazione “De Greci” a Taormina. Derubavano le auto parcheggiate durante le serate in discoteca: 4 arresti

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Alle prime luci dell’alba di oggi, 21 luglio, sono stati eseguiti 4 arresti – nella zona di Catania-Librino – nei confronti di 2 uomini e 2 donne accusati di una lunga serie di furti perpetrati a Taormina e nelle zone della movida della riviera ionica di Messina.

L’arresto, eseguito dai Carabinieri di Taormina in collaborazione con il Comando di Catania Fontanarossa, avviene dopo settimane di indagini che hanno consentito, ai militari dell’Arma, di raccogliere evidenti prove della colpevolezza dei 4 soggetti per le accuse di furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di carte bancomat.

La misura cautelare ha raggiunto 4 soggetti, tutti residenti a Catania:

  • Ivan Bertino (1985) – agli arresti domiciliari;
  • Lorena Consoli (1989) – agli arresti domiciliari;
  • Annamaria Di Bella classe (1980) – agli arresti presso il carcere di Catania “Piazza Lanza”;
  • Carmelo Di Silvestro (1977) – agli arresti presso il carcere di Catania “Piazza Lanza”.

Questa banda di ladri, nell’ambito di un preciso disegno criminale, approfittava delle serate in discoteca e della movida per eseguire furti nel territorio di Taormina e della riviera ionica: individuata l’auto da depredare, spaccavano con violenza i finestrini e facevano razzia di tutti gli effetti personali presenti all’interno del veicolo.

Ogni soggetto aveva un preciso ruolo all’interno della banda di ladri e i furti avvenivano sempre ai danni di autovetture parcheggiate in prossimità di note discoteche.

Le indagini erano state avviate grazie ad una denuncia da parte di due vittime della banda di ladri. Ai Carabinieri di Sant’Alessio Siculo i due denuncianti avevano raccontato che, durante una serata in un locale della riviera ionica, avevano ritrovato il proprio veicolo con i finestrini spaccati e privato di tutti gli effetti personali.

Documenti vari, chiavi, portafogli, carte bancomat: tutto sparito.

Le due vittime erano state allertate da un SMS che segnalava, alle ore 3.42 di quella notte, un tentativo di prelevare denaro contante in un’agenzia di Taormina. Questo indizio aveva fornito ai militari un punto d’inizio delle indagini. Da lì a breve i Carabinieri acquisivano le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e, in particolare, le riprese delle persone che in quella fascia oraria avevano cercato di prelevare dallo sportello bancomat in questione.

Le immagini così raccolte sono state dapprima diramate a tutti i Comandi Carabinieri della Regione Sicilia e Calabria e, successivamente, estese a tutto il territorio nazionale. Da quel momento ne nasceva un’intensa attività di polizia giudiziaria, in realtà già avviata agli inizi dell’estate, tanto che due soggetti, in un’altra circostanza e sempre nei pressi della discoteca venivano tratti in arresto e trovati in possesso di diversi attrezzi da scasso e della refurtiva appena prelevata da alcuni veicoli parcheggiati.

In seguito alle diverse indagini esperite si poteva acclarare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico delle quattro persone poi identificate in ordine ai reati contestati.

Infatti oltre al reato di furto aggravato in concorso agli stessi veniva anche contestato l’articolo 55 del decreto legislativo 231/07 poiché gli stessi, al fine di trarne profitto, indebitamente utilizzavano, non essendone titolari,  il bancomat di una vittima tentando di prelevare denaro contante.

Il Gip nella sua ordinanza ha osservato come esistessero, a carico dei 4 soggetti indagati, esigenze cautelari per il concreto ed attuale pericolo di reiterazione di reati dello stesso tipo. Queste ragioni sono rafforzata dal fatto che gli indagati agivano a volto scoperto incuranti di essere ripresi dal sistema di videosorveglianza con un modus operandi che è tipico di chi svolge abitualmente e con professionalità questo tipo di condotte criminose.

Al termine delle operazione i quattro ladri sono stati tradotti rispettivamente due presso i loro domicili in regime di arresti domiciliari e gli altri due accompagnati presso il carcere maschile e femminile di Catania “Piazza Lanza”.

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