Dopo l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare del 17 luglio, i finanzieri del Nucleo di Messina della Guardia di Finanza, su disposizione del Gip De Marco, hanno sequestrato disponibilità finanziarie per circa 3.500.000,00 di euro depositati su conti correnti degli indagati e tre immobili del valore complessivo di quasi 2.400.000,00 di euro.
Le somme oggetto della nuova misura cautelare sono quelle custodite sui conti correnti intestati non solo ai soggetti destinatari delle misure restrittive ma anche ad altre persone fisiche e società comunque oggetto delle indagini.
Tra tutte, si segnalano le posizioni di: Elio Sauta, nei cui confronti è stato disposto il sequestro di somme di denaro per un importo di circa 1.000.000,00 di euro;
di Chiara Schirò, cui sono stati sequestrate somme per quasi 400.000,00 euro;
del CENTRO SERVIZI 2000 S.r.l., destinataria di un sequestro di circa 450.000,00 euro e di analogo provvedimento per un proprio immobile del valore prossimo ai 2.000.000,00 di euro;
di EL.FI. IMMOBILIARE S.r.l., sequestro di quasi 100.000,00 euro e di due immobili del valore complessivo di circa 450.000,00 euro.
Queste ultime società- sostiene l’accusa- sarebbero state utilizzate come intermediarie per fare lievitare sensibilmente le spese di gestione relative ai corsi di formazione.
I sequestri sono stati disposti al fine di garantire le casse erariali nei confronti delle illegittime distrazioni.
Le indagini proseguono al fine di accertare ulteriori fatti e responsabilità. In tal senso, coloro che hanno frequentato corsi professionali presso A.N.Co.L., A.R.A.M. e L.U.Me.N. – gli enti di formazione oggetto di investigazione – percependo somme inferiori a quelle sottoscritte, potranno presentarsi presso gli uffici della Guardia di Finanza per segnalare tali circostanze.
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