A distanza di sette anni dal tragico incidente costato la vita all’operaio Salvatore Urzì, all’interno del cantiere Palumbo, è arrivata ieri la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati. Urzì, operaio catanese, nel 2007, lavorava per la Delta impianti, ditta che aveva in subappalto i lavori di manutenzione sulla nave Mega Express, della Corsica Ferries, in rimessaggio nei cantieri Palumbo, quando è precipitato da un ponteggio. Fondamentale un filmato che ricostruisce quanto accaduto.
A seguito dell’assoluzione Antonio Palumbo, titolare del cantiere, ha dichiarato: «Ho sempre avuto fiducia nella Giustizia». Determinante per la decisione del giudice monocratico, Fabio Pagana, che ha valutato come non sussistente il fatto, un video che ha chiarito in modo incontrovertibile la dinamica di quanto accaduto.
Gli avvocati Nino Favazzo e Enrico Ricevuto, che hanno curato la difesa di Antonio Palumbo, nel procedimento penale, hanno sottolineato che «il filmato registrato dalle telecamere di sorveglianza posizionate nel piazzale del Cantiere ha dimostrato, in modo incontrovertibile, il rispetto da parte di Palumbo e della ditta che aveva in subappalto la realizzazione dei lavori di tutte le norme di sicurezza, dando prova della tesi sin da subito sostenuta dalla difesa».
«Questa sentenza – ha commentato Antonio Palumbo – pone fine a un incubo durato sette anni. Oggi più che mai, sono vicino alla famiglia del povero Salvatore Urzì come lo sono stato sin da quel drammatico 6 luglio del 2007».
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