Il gup Maria Vermiglio ha condannato a 30 anni di reclusione, Roberto Mangano, 21 anni, accusato dell’omicidio di Salvatore La Fauci, operaio 55enne, ferito mortalmente con una coltellata al culmine di un litigio per strada, a Messina.
Il delitto avvenne il 13 luglio 2015, al rione Provinciale.
Mangano si trovava a bordo della propria auto con la fidanzata, La Fauci, a piedi, attraversava la strada, costringendo il giovane ad una brusca frenata. Tra i due ci fu uno scambio di sguardi torvi- raccontò poi l’omicida – ma tutto sembrò finire lì.
Poco dopo, però, i due s’incontrarono ancora, poco distante. La Fauci era in sella al proprio scooter, Mangano sempre in auto. Si riconobbero, volò qualche parola e si diedero appuntamento davanti a un bar vicino.
Lì divampò la lite, volarono insulti e botte, e Mangano, estratto un coltello a scatto, colpì il 55enne all’addome. Salvatore La Fauci morì un’ora dopo al Policlinico di Messina, in sala operatoria.
Il giovane omicida, dapprima in fuga, si costituì in serata.
Oggi, per lui, il giudizio con il rito abbreviato. Il gup ha accolto la richiesta del pubblico ministero che aveva chiesto la condanna a 30 anni.
( nella foto Roberto Mangano)
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Ricordo l’ episodio….Cmq pena spropositata x. ….tutto ,,ciò.
Pena spropositata per un omicidio per futili motivi ? Ma che cxxxx dici cxxxxxxx. Volevo vedere se era tuo padre