Sono tre i medici iscritti nel registro degli indagati inseguito alla morte del 58enne Salvatore Pino avvenuta lo scorso 13 febbraio all’ospedale Papardo. L’uomo è deceduto dopo undici giorni di coma in seguito ad un’emorragia cerebrale al termine di una lunga agonia e di un continuo rimpallo fra i tre ospedali cittadini. Risultano indagati tre componenti dell’equipe medica che tentò di salvare l’uomo dall’emorragia con una delicata operazione.
Pino, secondo il racconto dei congiunti, nel primo pomeriggio dello scorso 1 febbraio, mentre si trovava in attesa alla fermata dell’autobus ha accusato un malore. Sul posto è intervenuta un’ ambulanza del 118, i sanitari a bordo hanno ritenuto opportuno disporre il trasferimento dell’uomo al vicino Ospedale Piemonte. Qui, Pino – sempre nel racconto dei familiari, che nel frattempo lo avevano raggiunto – ha iniziato a vomitare e ad accusare violenti dolori alla testa ed episodi di incontinenza. Nell’arco della giornata – secondo la ricostruzione esposta – le condizioni del paziente non migliorano. Anzi peggiorano- dicono – peraltro pronuncia parole senza alcun significato e lamenta acuto mal di testa. I familiari, preoccupati, vengono rassicurati dai medici – si legge in denuncia – con queste parole: ” i sintomi sono inevitabile conseguenza di assunzione di bevande alcoliche”. Alle 20 a Pino viene somministrato un farmaco, “probabilmente un sedativo”- sostengono i denuncianti.
Il giorno dopo, 2 febbraio, l’uomo non migliora. Forse su sospette patologie di tipo neurologiche, alle 7,30 viene trasportato al Policlinico, dove i sanitari oltre ad escludere l’assunzione di bevande alcoliche da parte del paziente, effettuano un esame TAC a seguito del quale – sempre secondo la ricostruzione dei familiari – viene diagnosticata una grave emorragia cerebrale. Il paziente, immediatamente intubato al Policlinico, viene riportato all’Ospedale Piemonte. Le sue condizioni si aggravano, entra in coma, e viene trasferito al Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Papardo, dove alle 14,30 viene sottoposto ad intervento chirurgico per tentare di ridurre l’emorragia.
Intanto, su disposizione del sostituto procuratore Alessia Giorgianni, questo pomeriggio verrà eseguita l’autopsia sul corpo dell’uomo.
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