La Guardia di Finanza di Capo d’Orlando hanno portato alla luce una redditizia frode, ben studiata e articolata, messa in pratica dal titolare di un’azienda agricola di Tortorici. Dal 2006 al 2012, C. A., imprenditore 52enne, avrebbe instaurato 477 rapporti di lavoro fittizi e l’assunzione stagionale di 303 falsi braccianti agricoli per 34.356 giornate complessive di lavoro dichiarate (equivalenti ad oltre 94 anni).
Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle è emerso che l’azienda agricola non possedeva i terreni che sarebbero stati coltivati dai braccianti, assunti solo sulla carta. Per contro, nella “Denuncia Aziendale” (dichiarazione necessaria per comunicare all’I.N.P.S. ogni notizia utile sulle caratteristiche dell’azienda, ivi compreso il titolo di possesso dei terreni destinati alle colture praticate e/o all’allevamento) erano stati inseriti fondi per una estensione totale di circa 200 ettari, in realtà mai entrati nella disponibilità della ditta, che assoldava fittiziamente i braccianti. Questi ultimi, grazie alla truffa, hanno percepito indebitamente circa 1 milione di euro in indennità di disoccupazione, malattia, maternità e assegni al nucleo familiare erogati dall’Istituto previdenziale.
La maxi truffa scoperta dalla Guardia di Finanza ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria del titolare dell’azienda nonché dei falsi braccianti, accusati di reati che vanno dal falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, alla truffa aggravata.
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