Era un sistema ben collaudato quello individuato dalla Guardia di Finanza di Barcellona, che, nell’ambito di un’operazione anti-evasione, ha scoperto una maxi frode da 16 milioni di Euro. A finire nel mirino della Fiamme Gialle, una società operante nel settore della pulizia di edifici, che, in base a quanto ricostruito, per eludere i controlli del fisco, aveva spostato la sua sede legale dalla Lombardia alla Sicilia.
Si sarebbe trattato però, di uno spostamento fittizio. Costituita nel 2010 a Milano, aveva trasferito nel 2012 la sua sede a Barcellona, pur continuando ad operare tra la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana. Attraverso questo trasferimento “virtuale”, la società, che formalmente risultava una cooperativa con 140 operatori, avrebbe avuto la possibilità di aggirare controlli ed evadere tasse.
I Finanzieri hanno anche accertato che, nonostante nel proprio statuto ci fossero fini relativi alla promozione umana e l’integrazione dei soci con altre cooperative, in realtà la società si muoveva in altre direzioni e operava come una vera e propria azienda. Attraverso perquisizioni e accertamenti su documentazioni bancarie, le Fiamme Gialle hanno scoperto una base imponibile IRAP per un importo di circa 16 milioni di euro e altri 14 milioni di euro mai dichiarati al Fisco.
La società inoltre, non avrebbe presentato dichiarazioni relative a IVA e IRAP, avrebbe in modo fittizio avviato la liquidazione aziendale, aveva trasferito la sede, solo formalmente dalla Lombardia alla Sicilia ed aveva presentato modelli IVA con costi mai sostenuti nella realtà, solo per originare crediti d’imposta inesistenti.
La denuncia delle Fiamme Gialle di Barcellona, per il reato di indebita compensazione mediante crediti inesistenti, è scattata nei confronti dell’amministratore della cooperativa, un 42enne di Monza, residente a Milano. Denunciato anche un 53enne di Rho, liquidatore della società, con l’accusa di infedele e omessa dichiarazione.
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