Adesso è inchiesta sul presunto ‘buco’ finanziario di Messinambiente. Il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto procuratore Roberta La Speme hanno disposto ai carabinieri della compagnia Messina sud il sequestro al Comune di tutti gli atti e le relazioni ispettive inerenti la società concessionaria dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti in città. Secondo quanto si apprende, al vaglio dei magistrati ci sarebbero consulenze per oltre settecentomila euro, acquisti effettuati con procedure irregolari, contenziosi, nonché esposizioni col fisco per svariati milioni di euro. Sono gli atti che hanno prodotto la bocciatura dei consuntivi 2011 e 2012 da parte del Comune di Messina evidenziando un ‘buco’ di 25 milioni di euro di perdite.
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