L’esplosione nella palazzina di Barcellona, in cui ha perso la vita il 66enne Giovanni Trifirò, raccontata dai Vigili del Fuoco, che descrivono una scena “apocalittica”, fatta di fiamme, finestre saltate e porte divelte.
Erano le 2.30 della scorsa notte quando un forte boato ha svegliato gli abitanti di viale Giacomo Leopardi, 51 a Barcellona Pozzo di Gotto, mentre nella Sala operativa dei Vigili del Fuoco i telefoni squillavano per le numerose segnalazioni di soccorso.
“Giunti sul posto- si legge in un comunicato stampa- i pompieri hanno riscontrato la presenza di fiamme che fuoriuscivano dalle finestre e da un cortiletto interno di pertinenza dell’abitazione al piano terra di una palazzina, con struttura mista (muratura di mattoni pieni, con pilastri, travi e solai in c.a.) a tre elevazioni fuori terra, nonché il distacco degli infissi esterni e delle porte interne degli appartamenti soprastanti (abitato solo quello del piano primo, da un nucleo familiare di cinque persone: genitori e tre bambini), causati dall’esplosione. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno estinto le fiamme e verificato e messo in sicurezza gli appartamenti soprastanti e i relativi impianti.
Spente le fiamme, nell’appartamento sono iniziate le ricerche del proprietario, Giovanni Trifirò, il cui corpo carbonizzato è stato trovato all’interno di una camera da letto quasi totalmente sepolto da arredi, suppellettili e materiale di risulta crollato dal solaio della stanza. Vicino al cadavere, sono state trovate tre bombole di g.p.l.”.
Sono attualmente in fase di ultimazione le operazioni di verifica e assistenza ai tecnici delle ditte responsabili delle linee elettriche danneggiate.
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