Cateno De luca

De Luca chiede lo spostamento del processo a Reggio Calabria

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Il sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, ha chiesto alla Corte di Cassazione il trasferimento al Tribunale di Reggio Calabria  del processo che lo vede imputato per l’inchiesta che riguarda gli interventi sul torrente di Fiumedinisi. I legali di De Luca, gli avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, hanno presentato un corposo dossier di  ben oltre 200 pagine di istanza con 155 allegati articolati in oltre 5000 pagine in cui  spiegano tutti i motivi per lo spostamento del processo nel tribunale reggino.

“Abbiamo spiegato – ha affermato De Luca – le motivazione che non consentono al Tribunale di Messina di poter emettere una sentenza priva di quei condizionamenti che si sono ulteriormente palesati  nell’ultima udienza del 7 dicembre 2016 ove in luogo della sentenza e’ arrivato un rinvio al 7 febbraio 2017 frutto delle pressioni che ancora imperano in qualche angolo del Palazzo di Giustizia di Messina definito ingiustamente un vero e proprio verminaio. Io, ha proseguito De luca, non ci sto più a farmi massacrare la vita da Pubblici Ministeri e Giudici che non si sono dimostrati liberi di poter valutare l’ultimo processo a mio carico. Dico questo, ha proseguito,  per difendere  comunque l’operato della stragrande maggioranza di giudici che fanno bene e con onestà il loro lavoro anche nel Tribunale di Messina. Forse,  ha aggiunto De Luca, sono stato sfortunato con quest’ultimo processo a differenza degli altri sedici procedimenti penali già chiusi con la massima formula di innocenza. Infatti, ha spiegato ancora De Luca,  non mi sarei aspettato di avere a che fare con Pubblici Ministeri con i propri figli assunti nel mondo della formazione professionale da me combattuto perché era, ora pare non è più così , un sistema clientelare ed affaristico che costava ai Siciliani oltre 400 milioni di euro annui;  così come non mi sarei aspettato che un giudice del collegio avesse avuto la residenza a Fiumedinisi proprio nell’attuale abitazione mia e della mia famiglia con rancori risalenti a tanti anni fa. Ho aspettato con dovere, ha concluso  De Luca, la sentenza fino al giorno 7 dicembre 2016 ma ora il tempo è scaduto. Sarà la suprema corte di cassazione a decidere tra 4/5 mesi se il Tribunale di Messina e’ ancora idoneo a giudicarmi oppure bisogna ricominciare daccapo a Reggio Calabria”.

(228)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Giusto chiederlo non avevi bisogno certo dell’ avv.to Taormina, sacrosanto ottenerlo…date le motivazioni esposte !!! Buona Fortuna.

error: Contenuto protetto.