Danno fuoco all’auto di un agente di Polizia Penitenziaria: in carcere due 20enni

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Sono accusati di aver dato fuoco all’auto di un agente della Polizia Penitenziaria i due 20enni sottoposti a custodia cautelare in carcere su ordinanza GIP d Barcellona Pozzo di Gotto. I due dovranno rispondere dei reati di reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento seguito da incendio in concorso.

Eseguita dai poliziotti del Commissariato di Barcellona di Pozzo di Gotto, con la collaborazione di personale della Squadra Mobile della Questura di Messina, l’ordinanza della custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di due giovani messinesi di venti anni, ritenuti responsabili dei reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento seguito da incendio in concorso.

A seguito dell’incendio, occorso il 17 aprile 2021 nei pressi del muro di cinta della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, di un’autovettura di proprietà di un agente della Polizia Penitenziaria in servizio presso il citato carcere, i poliziotti del Commissariato, coordinati dall’Autorità Giudiziaria, hanno svolto un’approfondita attività di indagine che ha reso possibile l’emissione della misura.

L’attività investigativa consentiva di accertare che, pochi giorni prima dell’incendio del veicolo, l’agente di polizia penitenziaria, in servizio di vigilanza ai colloqui carcerari, segnalava alla direzione le violazioni poste in essere da un detenuto, determinando nei suoi confronti la perdita dei benefici previsti dall’ordinamento penitenziario.

La segnalazione scatenava la reazione del detenuto e degli odierni arrestati, i quali incendiavano l’autovettura per ritorsione e per costringere lui e gli altri operatori della Casa Circondariale ad allentare la vigilanza e a non segnalare i comportamenti contrari alle norme interne.

A seguito dell’attività della Polizia di Stato, coadiuvata dalle immagini della videosorveglianza e coordinata dall’Autorità Giudiziaria, sono stati pertanto identificati due dei responsabili, nei confronti dei quali, nella mattinata odierna, sono state eseguite le predette misure custodiali.

FONTE: Questura di Messina

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