Il Tribunale di Barcellona ha condannato a 5 anni di reclusione Benito Andronico, 75 anni, di Milazzo,consulente tecnico nominato dalle Procure di Barcellona, Patti e Messina nei procedimenti fallimentari.
Induzione indebita a dare o promettere utilità, il reato per il quale è stato condannato.
Andronico fu arrestato nel 2010, nell’ambito dell’operazione “Nicandro”,
dapprima fu accusato di concussione, reato poi derubricato in quello di induzione indebita.
Secondo la tesi dell’Accusa, l’uomo, nominato consulente tecnico nel procedimento fallimentare a carico di un commerciante di elettrodomestici di Milazzo, approfittando del suo ruolo, avrebbe imposto al commerciante di corrispondergli quasi 42mila euro, tra contanti ed assegni.
Andronico- sempre a detta dell’Accusa- avrebbe intascato tale somma paventando alla vittima l’ipotesi che tutti i beni di famiglia finissero nel calderone dell’asse fallimentare. Ipotesi- disse – che lui avrebbe potuto scongiurare a fronte del pagamento dell’ingente somma.
Soldi ma non solo, visto che il commerciante dovette donargli anche elettrodomestici, telefoni cellulari, televisori e vari altri prodotti che aveva in deposito. Oggetti che – sostenne l’accusa – ritirava personalmente il figlio del consulente: Alessandro Andronico, che è stato condannato, per concorso in induzione indebita, a 2 anni, pena sospesa.
Il giudice ha disposto anche il risarcimento dei danni nei confronti del commerciante, che con la moglie si è costituito parte civile nel processo.
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